All’indomani dell’approvazione all’Ars della minifinanziaria, il governo regionale incassa un’altra buona notizia: i fondi europei stanziati per la Sicilia dal Po Fesr 2007-2013 verranno spesi integralmente. Una buona notizia anche alla luce delle preoccupazioni emerse al riguardo un paio di mesi fa, quando si temeva seriamente di perdere una cospicua fetta dei 356 milioni di euro assegnati all’Isola. A ottobre, infatti, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, aveva inviato una lettera ai dirigenti generali, esortandoli ad avviare le dovute procedure e a rispettare gli impegni di spesa fissati in precedenza. Oggi è stato lo stesso Lombardo a esprimere la propria soddisfazione per l’obiettivo raggiunto: “In base agli ultimi dati emersi – ha detto il capo del governo regionale – possiamo sostenere di avere scongiurato il rischio del disimpegno automatico delle somme. Secondo le cifre anticipate, riusciremo a spendere circa 360 milioni di euro, a fronte dei 356 concordati con la Commissione e previsti dal programma”. In seguito ai dubbi sollevati da Bruxelles e derivanti dalle norme della legge regionale 9/2009 che prevedono il passaggio preventivo all’Ars per una verifica di merito dei bandi, il leader dell’Mpa si è impegnato affinché l’assemblea regionale congeli o riveda tali norme, evitando così eventuali disimpegni per i prossimi anni.
In tarda mattinata, inoltre, la giunta regionale ha approvato la rimodulazione delle risorse del Fondo nazionale politiche sociali, relative al triennio 2004-2006 e finora non utilizzate. Si tratta di 28 milioni di euro che saranno impiegati per aiutare chi vive in condizioni di povertà estrema. Venti milioni verranno destinati a interventi di assistenza primaria ai poveri, attraverso la valorizzazione del ruolo degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti (Caritas diocesane, parrocchie e congregazioni religiose), mentre i restanti otto milioni serviranno a finanziare le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab). Secondo l’assessore alla Famiglia, Caterina Chinnici, “era opportuno che il governo regionale, anche in ragione del fatto che il 2010 è stato scelto come ‘Anno europeo contro la povertà’, adottasse un piano organico per ridare alle persone disagiate la possibilità di condurre una vita dignitosa”.
Nel frattempo, continua a far discutere la decisione dell’esecutivo nazionale di procedere all’approvazione della norma – contenuta nella Finanziaria – che consente la vendita dei beni confiscati alla mafia. Ieri a Sala d’Ercole è stato votato all’unanimità un ordine del giorno contro la norma, con la quale peraltro si stabilisce che il ricavato della vendita dei beni confiscati venga destinato ai ministeri dell’Interno e della Giustizia. Altro punto, quest’ultimo, criticato dai deputati dell’Ars che sostengono la necessità di ristabilire il principio risarcitorio e impiegare direttamente i fondi per contrastare Cosa nostra. (E.D.)f