Noi non conosciamo la verità sull’ultima storia della Sanità siciliana. Sappiamo però che è necessaria tutta la verità, quale che sia.
L’impatto del racconto ha avuto un effetto bruciante. Le accuse sono pesanti, ancorché da scandagliare e provare, aspetto per aspetto. In gioco c’è tantissimo: compresa e non ultima la reputazione dei professionisti citati.
Ricapitoliamo, brevemente, quello che è fin qui noto, premettendo la cautela d’obbligo davanti a un argomento così importante e coinvolgente. Il narratore delle presunte circostanze si chiama Francesco Caronia, è un medico chirurgo dell’ospedale Civico. Il politico che ha raccolto, per primo, la sua versione dei fatti è il deputato regionale Ismaele La Vardera.
L’intera vicenda riguarderebbe, dunque, (presunti) casi di malasanità che avrebbero avuto come scenario il reparto di Chirurgia toracica del nosocomio palermitano.
Si parla, tra l’altro di operazioni chirurgiche non necessarie, ritardi e di molti aspetti che risultano, per gli spettatori che hanno visto la puntata de ‘Le Iene’, trasmessa il 6 maggio scorso, impressionanti, nell’articolazione di una testimonianza – lo ripetiamo – da vagliare in profondità.
Il dottore Caronia ha raccontato di aver registrato: “tutto quello che potevo. Da luglio 2022 ho presentato otto querele. Nomi, cognomi e numero di cartelle cliniche. Tutto quello che potevo ho dato alla magistratura”.
L’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha annunciato comprensibili accertamenti. L’unica certezza è l’urgenza, come in altri casi costellati dall’inquietudine, di una risposta. Abbiamo davvero bisogno di tutta la verità.