Scuole professionali, enti verso l'impugnativa dell'avviso - Live Sicilia

Scuole professionali, enti verso l’impugnativa dell’avviso

A comunicarlo le associazioni datoriali, Anfop Sicilia, Asef, Cenfop Sicilia, Federterziario, Forma Sicilia e Forma.re
FORMAZIONE
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PALERMO – 23 Centri di formazione professionale operanti nell’ambito della formazione per obbligo scolastico, hanno deciso di impugnare innanzi al Tribunale Amministrativo di Palermo, l’avviso per i corsi Iefp, oggetto di numerose contestazioni nel corso delle ultime settimane. A comunicarlo le associazioni datoriali, Anfop Sicilia, Asef, Cenfop Sicilia, Federterziario, Forma Sicilia e Forma.re, comunicano che a seguito di una riunione tenutasi quest’oggi.

“Si tratta di un avviso – spiegano i rappresentanti degli enti di formazione – che sostanzialmente seppure pubblicato da una ventina giorni, ad oggi risulta inattivo a causa dell’assenza della piattaforma telematica necessaria alla presentazione dei percorsi formativi e privo di una data di scadenza. Un ritardo ormai incolmabile che lascerà a casa migliaia di giovani in obbligo scolastico che hanno scelto di frequentare un percorso professionale in alternanza scuola/lavoro”.

Gli enti proseguono: “proprio in questa ventina di giorni, queste associazioni datoriali hanno chiesto di essere convocate ai sensi della legge regionale 23 del 2019 al fine di rappresentare all’Assessore Aricò le molteplici criticità presenti nell’avviso, nonché il profilo di illegittimità che quest’ultimo espone nei confronti del mancato recepimento della legge regionale sulle variazioni di bilancio dello scorso 10 agosto 2022. Ci chiediamo – accusano – se l’Assessore ha utilizzato una precisa strategia per indurre gli enti ad impugnare l’avviso”.

Gli enti avevano già annunciato l’impugnativa quando l’avviso non era ancora stato pubblicato in Gazzetta. “Per tutto riscontro – raccontano gli enti di formazione – , l’assessore ha dichiarato che trattandosi di un semplice “emendamento approvato pochi giorni fa nella notte, per evitare contenziosi” non era stato introdotto nell’avviso. Riteniamo – aggiungono – che una legge è tale al di là dell’orario in cui essa venga votata e la scelta di non ottemperarla non può trovare giustificazione alcuna, né di carattere sostanziale che tanto meno formale, specie se l’Avviso è postumo alla legge stessa”.

E ancora. ” Restiamo ancora in attesa – aggiungono – di comprendere perché nelle altre regioni vengono emanati avvisi con la stessa fonte di finanziamento ma con regole più idonee alla tipologia formativa e che evitano le classi pollaio. Restiamo ancora in attesa di comprendere perché la Sicilia è l’unica regione italiana che non prevede il finanziamento dei quarti anni che per alcuni percorsi sono abilitanti. Comprendere, perché nelle altre regioni le Istituzioni formative accreditate per l’erogazione dei percorsi di IeFP sono considerati facenti parte del sistema educativo Regionale e in Sicilia invece no. Non ci resta – concludono che porre all’attenzione delle autorità competenti le legittime doglianze a tutt‘oggi ancora inascoltate dall’Assessore Aricò, auspicando che il contezioso si concluda al più presto possibile al fine di garantire il diritto/dovere all’istruzione agli alunni minori, che comunque a tutt’oggi non sanno quando suonerà la loro campanella.

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