PALERMO – Il marchio “Sicilia pesca mediterranea” farà sistema fra tutti i protagonisti della filiera: pescatori, imprese dell’acquacoltura e della trasformazione, borghi marinari, mercati ittici, Flag e organizzazioni di categoria. La strade per la valorizzazione dei prodotti ittici siciliani è stata indicata dal dirigente generale del Dipartimento pesca mediterranea, Dario Cartabellotta, in un’intervista all’Avvisatore marittimo. “Vogliamo mettere a sistema questa identità ed economia del mare di Sicilia perché – sottolinea il dirigente – attraverso il Feamp ci siamo resi conto che esiste un ampio network di soggetti che hanno partecipato ai progetti ma che vivono in maniera isolata e non sanno di essere parte di un sistema dalla enormi potenzialità”. Illustrando i risultati dello scorso anno, Cartabellotta spiega che al 31 dicembre il Feamp 2014-2020 ha avuto una dotazione finanziaria di 118,2 milioni di euro, sono stati emessi bandi per 112,36 milioni e raggiunto a metà l’obiettivo di 55,43 milioni di euro di risorse impegnate, con 17,87 milioni di mandati di pagamento per 389 progetti imprenditoriali.
(ANSA)
Onore al merito all’Assessore Cartabellotta, persona di vera preparazione e capacità e di provata esperienza. E’ la prova che si può risparmiare e migliorare i servizi senza licenziare nessuno.
Solo operazione di lifting dopo la malafiura sull’ARSEA
E la riforma dei Consorzi (Universitari, Bonifica, Agrari, etc. etc. etc.)
a me pare una previsione un pò ottimistica. trattandosi di regolamento, deve ancora essere apprezzato in giunta e poi andare al CGA per il parere e poi di nuovo in giunta per l’adozione finale. diciamo almeno sei mesi?