Società partecipate, si volta pagina| Al via l'iter per la liberalizzazione - Live Sicilia

Società partecipate, si volta pagina| Al via l’iter per la liberalizzazione

Il commissario Luisa Latella ha approvato una delibera che ridisegna le società partecipate e i servizi. Il piano è solo il primo passo verso la liberalizzazione dei servizi pubblici locali e l'ingresso dei privati. Un atto ritenuto indispensabile dal governo nazionale e da quello regionale per salvare la Gesip.
COMUNE DI PALERMO
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Tre giorni, solo tre giorni: tanto rimane per tentare di salvare la Gesip, la società del comune di Palermo ormai sull’orlo del baratro. Una vera corsa contro il tempo, che ha costretto il commissario del capoluogo siciliano, Luisa Latella, a correre ai ripari. L’ex prefetto ha infatti adottato una delibera che riguarda tutte le partecipate, redatta dall’Ufficio Società ed Enti controllati, che costituisce la “prima fase di un ampio processo di riorganizzazione del sistema delle partecipate del Comune”, così come si legge nel documento.

Proprio quella riorganizzazione ritenuta indispensabile, sia dalla Regione che dal governo centrale, per poter erogare ulteriori contributi. I tecnici di Palazzo d’Orleans sono già volati a Roma, proprio per confrontarsi con gli omologhi di alcuni ministeri e chiedere così nuovi provvedimenti per non portare al fallimento la società di via Maggiore Toselli.Incontri di cui si saprà qualcosa già domani, quando il prefetto Postiglione, il commissario Latella e il liquidatore La Bianca incontreranno il presidente della Regione Raffaele Lombardo a Palazzo d’Orleans.

La delibera scavalca di fatto Sala delle Lapidi, in quanto “stante l’urgenza di provvedere si rende immediatamente eseguibile”, ovvero entra in vigore da subito proprio per l’emergenza Gesip, ma non solo. Entro la fine dell’anno, infatti, vanno liberalizzati i servizi pubblici locali, aprendoli alla libera concorrenza, a meno che non sia economicamente più conveniente affidarli, mediante bando pubblico, ad un unico soggetto privato. In qualunque caso, però, gli enti locali dovranno cedere ai privati almeno il 40% delle società. L’unica eccezione riguarda l’acqua: la gestione resterà pubblica grazie al referendum dello scorso 13 giugno.

La delibera, però, chiede di procedere “all’immediato affidamento a terzi […] mediante appalti pubblici” anche per alcuni dei così detti servizi “strumentali”, modificando all’occorrenza sia gli statuti delle società partecipate già affidatarie dei servizi che i relativi contratti di servizio. Ma che differenza c’è fra le due tipologie di servizi? Quelli pubblici locali a rilevanza economica comportano un reddito, sono oggetto di una richiesta da parte dell’utenza e possono essere messi in concorrenza. Rientrano in questo campo l’illuminazione pubblica o il trasporto pubblico; gli strumentali, invece, non perseguono fini pubblici e le società che li svolgono possono lavorare solo per le amministrazioni che glieli affidano, come per esempio la Sispi.

Rientrano fra i servizi pubblici locali l’illuminazione pubblica, il controllo di impianti termici, il servizio di igiene ambientale, il trasporto pubblico di massa, il servizio di car-sharing, il servizio di gestione dei parcheggi pubblici e il servizio di rimozione coatta. Sono strumentali invece la gestione del servizio energia, l’energy auditing, il servizio di manutenzione delle strade e il servizio di “apposizione, installazione e manutenzione della segnaletica stradale”: mansioni, queste, che seppur considerate strumentali, la delibera ne prevede la messa in bando ai privati.

Sorge però un problema: alcune società svolgono contemporaneamente tutte e due le tipologie di servizi, cosa che la legge vieterà a partire dal 2013. Il comune sarà quindi costretto a “spacchettare” le attuali società e a ridisegnarle di sana pianta. Nel caso di Amap, i servizi pubblici locali come la gestione delle caditoie stradali e dei manufatti adibiti allo smaltimento delle acque meteoriche, che per contratto di servizio spettavano alla società alla società di via Volturno, sono mansioni che il consiglio comunale ha trasferito ad Amia spa. L’azienda, dunque, non verrà intaccata.

Diversa la questione di Amg energia, che svolge il servizio di “distribuzione e vendita di metano a mezzo rete”, del “controllo di impianti termici” e della “gestione del servizio di illuminazione pubblica della città di Palermo”: servizi ritenuti pubblici locali, mentre la gestione del servizio energia e quello di energy auditing dovranno essere comunque messi a bando. Se la Sispi spa e a Palermo Ambiente spa vengono riconosciute come aziende che offrono servizi di natura interamente strumentale, diversa è la situazione di Amat Palermo spa, che fornisce solo servizi pubblici locali, ad eccezione della “manutenzione della segnaletica”, così come la “manutenzione stradale” è l’unico servizio strumentale fornito da Amia spa.

Ma non solo. Ad essere sottoposti a bando, al fine di un’assegnazione, saranno anche gran parte dei servizi attualmente espletati dalla Gesip, quali il “global service del cimitero monumentale”, il trasporto e accompagnamento ai disabili, l’animazione presso la “Città dei ragazzi”, la gestione del canile municipale e il trasporto a discarica degli “scarti verde”.

Per non mettere a repentaglio la “salute” del comune di Palermo, nel caso “dell’attribuzione di diritti di esclusiva” sarà necessario l’affidamento di questi servizi a un imprenditore privato, che dovrà contare una partecipazione nel bilancio della società erogatrice non inferiore all’85 per cento. Impresa che sarà scelta anche in base alla sua capacità di adozione “di strumenti di tutela dell’occupazione”.

“Quello approvato è un atto molto importante – commenta il vicepresidente vicario di Sala delle Lapidi, Salvo Alotta – negli ultimi dieci anni le società sono state considerate dei carrozzoni con la funzione di ammortizzatore sociale. Con questo atto si inizia un percorso diverso, si cambia passo nella direzione di società efficienti e produttive che, anche attraverso la valorizzazione del capitale umano, possano fornire i servizi eccellenti che Palermo merita”.


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