CATANIA – In scena la terza edizione di “Spumanti dell’Etna”, format dedicato agli spumanti Metodo Classico prodotti sul vulcano più alto d’Europa. L’evento, ideato da Francesco Chittari, Sommelier, comunicatore del vino e organizzatore di eventi, ha registrato il pieno di presenze, animando gli eleganti saloni di Palazzo Biscari, gioiello barocco catanese. Una manifestazione volta alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle tante eccellenze che operano al suo interno.
16 cantine, 21 chef della Riviera Jonica, 8 produttori tra gin, olio, marmellate e panettoni hanno deliziato gli ospiti attraverso un viaggio fatto di sapori, odori e territori. Gli chef, capitanati da Marco Cannizzaro del ristorante Km.0, hanno arricchito i piatti della tradizione siciliana con l’ingrediente preferito conosciuto in un viaggio lontano: una spezia, un aroma, un’erba particolare, un prodotto caratteristico.
«Il viaggio rappresenta una delle tante privazioni che ci ha imposto la pandemia – ha dichiarato Chittari – per questo motivo quest’anno abbiamo pensato a un modo per viaggiare dal punto di vista sensoriale verso nuovi territori, pur rimanendo nella nostra Sicilia».
Tra le tante prelibatezze proposte, riportiamo una di quelle che ci ha particolarmente affascinato. Si tratta del “Japan Fusion” di Giuseppe Guglielmino, chef e patron del ristorante “Giulien – Cucina al Centro” di Catania. Sicilia e Giappone in unico piatto: sashimi di ricciola del Mediterraneo su chips di Venere, gel di mango, coulis e polvere di barbabietola, streusel di sesamo, zenzero e amchoor.
A partecipare all’evento anche la Fondazione Italiana Sommelier e il presidente Paolo Di Caro. «Gli spumanti possono diventare ambasciatori importanti del nostro territorio – ha affermato Di Caro – simbolo di gioia, partecipazione, condivisione rappresentano un buon modo per raccontare l’Etna, trasportando gli appassionati nel mondo fantastico del vulcano. Grazie a Francesco, per aver portato questa ventata di novità. Gli spumanti saranno parte del “Bibenda Executive Master Etna” che lanceremo questo mese e che diventerà il primo percorso formativo esclusivamente dedicato al vulcano».
Durante la serata è arrivato l’annuncio ufficiale della nascita dell’associazione per gli “Spumanti dell’Etna”, un progetto di Francesco Chittari. L’organizzatore ha dichiarato che l’impegno dell’associazione mira a promuovere il territorio e la collaborazione tra il settore vitivinicolo e altri settori economici.
«Dal 2022 “Spumanti dell’Etna” non sarà soltanto un evento ricco di dialogo e confronto – ha affermato Chittari – ma diventerà un’associazione. Produttori, comunicatori e amanti del vino si uniranno per valorizzare la produzione di altissima qualità in Metodo Classico delle cantine etnee. Ci sono delle prospettive molto interessanti, gli spumanti stanno raggiungendo dei livelli di eccellenza elevati e sono molto apprezzati anche dalla stampa nazionale, arrivata a Catania per seguire questa manifestazione. Il nostro compito da comunicatori, appassionati e amanti del territorio è quello di raccontare nel miglior modo possibile questo prodotto e contribuire alla crescita di produzioni di qualità».
Altra novità di questa terza edizione le due Masterclass, organizzate nella giornata di domenica 12 nei saloni di Palazzo Scammacca, che hanno arricchito maggiormente la manifestazione, creando opportunità di formazione, sinergie ed incontro.
Nella mattinata “Finalmente Carricante!”, approfondimento condotto da Francesco Chittari dedicato alle aziende etnee che producono Metodo Classico da uve di Carricante. Interessanti gli interventi degli enologi delle cantine presenti: Sonia Cassaniti per Benanti, Maria Carella per Nicosia, Laura Lamantia per Firriato, Francesco Russo per Cantine Russo.
Nel pomeriggio grande protagonista la Cantina Murgo con “Verticale storica di Murgo Extrabrut”, guidata da Manlio Giustiniani, Wine e Champagne expert e relatore FIS, con l’intervento di Michele Scammacca del Murgo. Cinque le annate in degustazione: 2014, 2013, 2011 Magnum, 2010 magnum e 2009 Magnum. Sorpresa finale: la degustazione alla cieca dell’annata 2002.
Da quest’ultima degustazione, in particolare, è venuta fuori l’enorme potenzialità dei territori vulcanici dell’Etna, che donano al vino fascino, piena freschezza e, soprattutto, una grande capacità di conservazione negli anni.
Cantine:
Al-cantara
Antichi Vinai
Benanti
Cantine di Nessuno
Cottanera
Favole Siciliane
Firriato
Gambino
La Gelsomina – Tenute Orestiadi
Murgo
Nicosia
Nuzzella
Palmento Costanzo
Planeta
Russo
Tenute Mannino
Chef della Riviera Jonica:
Gianluca Barbagallo
Marco Cannizzaro
Giacomo Caravello
Bianca Celano
Williams Cioffi
Francesco Distefano
Rosario Furnari
Roberto Garcia
Giuseppe Geraci
Leonardo Giustolisi
Salvo Greco
Giuseppe Guglielmino
Giovanna Musumeci
Angelo Rapisarda
Valentina Rasà
Lorenzo Ruta
Ivan Siringo
Marco Timpanaro
Sara Torre
Massimiliano Vasta
Gigi Vitale
Produttori:
Feminò
Fratelli Pistone
Ginacria
Melograno dell’Etna
Neromonte
Terra Siciliae
Testa conserve
Volcano Gin