Stato-Mafia, "Falcone mi disse: | 'controlla gli appalti'" - Live Sicilia

Stato-Mafia, “Falcone mi disse: | ‘controlla gli appalti'”

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    Si mette su un processo… e poi dura una vita. E così si continua a pestare l’acqua nel mortaio… Che dire? In quel ‘controlla gli appalti’ di cui parla l’ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro… viene fuori un’ingenuità cosmica che ha dell’incredibile. I cani, i gatti, i pesci del mare e anche quelli degli acquari, per non parlare delle formiche cui per indole e per quella loro voglia di vedere tutto da vicino non sfugge niente, sanno da sempre che la madre di tutte le mangiuglie abita e prospera negli appalti, ma non per una fisima particolare o per una minchiata vestita a festa, ma perché la cascata di miliardi del vecchio e nuovo conio da cui tutti attingono, dalla politica alla mafia di ordine a grado, è dai lavori pubblici che viene alimentata. Ma Di Pietro, che di Berlusconi ne voleva fare un solo boccone, aveva dovuto avere l’input da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per capirci qualcosa. Ma anche allora forse ci ha capito poco… se non si è reso conto che le cattedrali del deserto di cui lo Stivale mantiene da sempre il primato mondiale… nascono soltanto per spartirsi le torte che lo chef di questo o quel ministero sforna per fare arricchire gli amici e gli amici degli amici e per finanziare i partiti di appartenenza. L’affaire, o ‘trattativa Stato-mafia’ come viene chiamata dalle toghe con una delle tante circonlocuzioni alla stesse care, è lì. E indisturbato continua a pascolare dato che ogni procura d’Italia si affanna dietro ad una trattativa… che fa specchio delle allodole.

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