Un consiglio comunale dove il voto del fratello del mafioso, o del congiunto del prescritto per mafia è fondamentale per mantenere lo status quo, in perfetta continuità con gli ultimi 15 anni di amministrazione. Una continuità di persone e di assetti di potere che governano la città e hanno messo in ginocchio il bilancio del Comune di Catania per alimentare un apparato che ha coniugato l'impegno elettorale con i voti della mafia, i favori, le prebende. LE REAZIONI