L'inchiesta della Procura di Caltanissetta mostra le falle del meccanismo che regolamenta il sequestro e la confisca dei beni, passando dalla nomina degli amministratori giudiziari. Ecco cosa prevede la legge.

Vale 46 milioni di euro il patrimonio strappato al trapanese Antonino Palmeri, già condannato per mafia. I finanzieri del Gico della Polizia tributaria di Palermo svelano gli intrecci illeciti negli affari. Confiscato pure un noto bar a Castellammare del Golfo.

I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Palermo accertano la sperequazione fra i redditi dichiarati da Salvatore Buffa e gli investimenti familiari. Passa allo Stato un patrimonio di 4 milioni di euro.

I due imprenditori del settore olivicolo erano stati arrestati nel 2007. Su di loro pesava la pesante accusa di omicidio. Furono condannati all'ergastolo in primo grado e assolti in appello. Sono considerati "contigui" a Cosa nostra.

Provvedimento per Paolo Farinella, 71 anni, imprenditore della provincia di Palermo residente a Caltanissetta, ritenuto interlocutore privilegiato di personaggi di spicco di Cosa nostra.

Passano al patrimonio dello Stato i beni del marsalese Antonino Bonafede. Le indagini sono dei finanziari del Nucleo di polizia tributaria di Palermo.

Tutto su Sandro Monaco, l'imprenditore al centro della maxi confisca da 22milioni di euro condannato a 12 anni nel processo Iblis.

L'imprenditore edile Giuseppe Liga, già condannato in primo grado per associazione mafiosa ed estorsione, avrebbe rivestito un ruolo rilevante che si estendeva dal controllo delle attività economiche della cosca alla gestione del "pizzo" sui commercianti della zona.

Il 35enne è ritenuto appartenente al clan mafioso dei “Pillera - Puntina”.

Per una famiglia di costruttori del Palermitano arriva il dissequestro dei beni. Per altri due imprenditori, invece - uno di questi è stato condannato per mafia - scatta la confisca.

I beni, sequestrati su disposizione della sezione misure di prevenzione del Tribunale del capoluogo nisseno, appartengono a Maria Antonietta Dell'Edera (nella foto) e Katia La Placa, rispettivamente moglie e figlia di Vincenzo La Placa pregiudicato morto nel 2009.

In un bene confiscato a Trapani nascerà 'l’Osteria della Solidarietà'. La confisca riguarda un locale che si trova nel centrale corso Piersanti Mattarella .