PALERMO – Scattano sei nuovi arresti nell’ambito dell’operazione “Horus”, il blitz antidroga dei carabinieri che già a gennaio avevano eseguito 33 misure cautelari in carcere. Le accuse, a vario titolo, erano di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti: era stata accertata la presenza di una rete fittissima di pusher dislocati nella zona della Zisa, dove ognuno aveva un ruolo prestabilito con tanto di “vedette” e “staffette”. Un vero e proprio “take away” della droga, insomma, che attirava centinaia di clienti.
La Cassazione ha rigettato il ricorso di sei indagati, dopo la decisione del Riesame che riformava l’ordinanza del gip, che non aveva riconosciuto l’associazione per delinquere e le manette sono scattate per
Giuseppe Bagnasco 32 anni, Vincenzo Bagnasco, 31 anni, Giuseppe Corradengo, 22 anni e Rosario Bertolino di 45, accusati di avere finanziato, diretto e organizzato l’associazione. Una sorta di regia che avrebbe permesso, secondo gli investigatori, a Gaetano Corradengo, 32 anni e Vincenzo Gargano di 21, di partecipare all’associazione.
Nel corso delle indagini i carabinieri hanno accertato 2.322 episodi di spaccio in soli 75 giorni di osservazione. Il centro del traffico di droga era nella zona a monte di via Colonna Rotta, alle spalle di piazza Indipendenza. Gli investigatori hanno hanno in tutto identificato e segnalato alla Prefettura 29 clienti, arrestato in flagranza 13 persone e sequestrato due chili di droga e mille euro in contanti. Gli acquirenti si fermavano per pochi minuti con la macchina, in moto o in bici per prelevare le dosi di stupefacente, come documentato dalle riprese video dei carabinieri di San Lorenzo.
