Noto, il vescovo ai bimbi: "Babbo Natale non esiste", scoppia la polemica - Live Sicilia

Noto, il vescovo ai bimbi: “Babbo Natale non esiste”, scoppia la polemica

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    La chiesa cattolica francese ha appena deciso di vendere molti immobili di proprietà del Vaticano per risarcire centinaia di giovani vittime di preti pedofili avvenuti ed accertati a Parigi e paesi vicini.. E’ questo è solo l’ultimo episodio, in ordine temporale, che conivolge migliaia di orchi con la tonaca nel mondo. Ora è paradossale che alcuni vescovi invece di occuparsi a risanare la chiesa bonificandola da questi criminali, si occupino di infrangere quel sogno quella leggenda chè rende felici milioni di bambini nel mondo. Babbo Natale come la Befana sono personaggi mitici da molti anni trovano posto nei sogni nelle fantasie dei più piccoli. Le loro letterine indicano quell’innoccenza quella gioia di chiedere a volte non solo regali non solo giocattoli ma anche buone azioni e sostegno per situazioni difficili. Infrangere quei sogni indica crudeltà, tanto più che non porta a niente se non a un dispiacere per i più piccoli. Una cattiveria che indica quale sia realmente il grado di sensibilità di certe alte sfere ecclesiastiche.

    Ormai è fin troppo chiaro che la chiesa è con i gender

    Non esistono neanche tante altre storie e tanti altri personaggi legati al cattolicesimo.Pura fantasia.

    Detto da un prete…

    Tutto quel che fa PIL e fa vendere, per la società del consumo esiste, vale per Babbo Natale come per tante altre cose e personaggi, seri e meno seri.

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Si d'accordo. Ma è tutto da vedere se poi si "quaglia" qualcosa, e cioè, esprimendosi tecnicamente: se le indagini porteranno o meno ad una richiesta di rinvio a giudizio e, insomma, se si aprirà una fase processuale del procedimento all'esito della indagini. Ed eventualmente, se succederà, per quali e quanti imputati. Inchieste di questo tipo sono un classico italiano: decine di indagati (molti dei quali "Noti", diverse personalità politiche di spicco) coinvolti, ma poi la più gran parte degli indagati manco arriva a processo, nel senso che è lo stesso PM a chiedere al GIP l'archiviazione della loro posizione (per chi non conosce i tecnicismi del procedimento penale si informi per conto suo).

Il casus belli della rissa non sarà chiaro, ma l'origine di questi fenomeni ha sempre la stessa causale: il degrado umano, sociale e culturale che attanaglia le c.d. aree popolari di Palermo. Il capoluogo è in balia dei figli di questo degrado: risse, furti (con spaccate e senza), scippi, danneggiamenti, abbandono di rifiuti più o meno ingombranti, effrazioni in proprietà private, alla peggio pure sparatorie e omicidi...l'identikit socio-culturale dei responsabili di queste prodezze (compresa la provenienza da certe zone della città) è sempre lo stesso.

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