Blitz dei carabinieri|Eseguiti 9 arresti VIDEO - Live Sicilia

Blitz dei carabinieri|Eseguiti 9 arresti VIDEO

Ecco i particolari in aggiornamento

CALTAGIRONE – L’hanno ribattezzata operazione Minosse come la via nella quale gran parte dell’attività di spaccio aveva luogo.

Dalla prime luci dell’alba gli uomini del Comando Compagnia Carabinieri di Caltagirone con l’ausilio anche di un elicottero hanno tratto in arresto 9 soggetti, alcuni con precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti.


È stata smantellata nella notte una delle più importanti piazze di spaccio di Caltagirone e ridata serenità agli abitanti del quartiere.

Le Indagini

Dal 2016 i Carabinieri del Comando Compagnia di Caltagirone avevano individuato in un noto bar della periferia di Caltagirone, il Virgin, il luogo abituale di ritrovo di un gruppo di persone, alcune delle quali note alle forze dell’ordine per reati di spaccio di sostanze stupefacenti. Le maggiori certezze acquisite nel tempo hanno permesso a fine 2019 di monitorare l’attività di un elevato numero di giovani calatini tramite intercettazione delle linee telefoniche, appostamenti e video. L’azione investigativa, portata avanti dai Carabinieri, ha così permesso di far emergere come, nel triangolo delle vie Minosse, Bounganvillea e Via Pier Santi Mattarella, i soggetti oggi sottoposti a misure cautelari, avevano posto le basi per i loro affari illeciti. 
Cannabis ma anche Cocaina, erano gli stupefacenti che il gruppo, oggi smantellato, era solito immettere nel mercato caltagironese. 
Consapevoli di poter essere intercettati, i malviventi, si erano adoperati nell’associare il nome dello stupefacente a generi alimentari o di vestiario nel tentativo, vano, di sviare le indagini. 
Maria, Panini, Giubbotti di vario colore erano alcuni dei nomi più utilizzati per identificare la droga e la loro tipologia e quantitativo. 

La vendita

Dalle indagini è emerso come, in virtù di un consolidato rapporto con i clienti, gli spacciatori avessero adottato una particolare forma di cessione denominata “a gancio”. Il cliente, contattato il proprio spacciatore di fiducia, chiedeva attraverso chat, chiamate o i social, la consegna della droga pagando però la fornitura precedente. Una tecnica di fidelizzazione che garantiva al cliente tempi di pagamento più lunghi e agli spacciatori una linea di credito sicura nei riguardi dei propri avventori. 

La rete di spaccio

A fornire gli arrestati di sostanza stupefacente erano Giovanni Indovino e Gaetano Ogliarolo che dalle indagini portate avanti dai Carabinieri sarebbero fornitori e spacciatori diretti di droga anche in altre piazze di spaccio calatino.  Gli arrestati, salvo alcune occasioni, detenevano e fornivano piccoli quantitativi di sostanza stupefacente per evitare, in caso di controlli, che la detenzione potesse dar luogo ad un ipotesi di spaccio. Non sapevano però che anche questo stratagemma era sotto la lente di ingrandimento degli investigatori.

I nomi

Sono nove i soggetti sottoposti stamani a misura cautelare da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, Elisa Milazzo.

Giuseppe Gambino classe 98. 
Giuseppe Russo classe 79. 
Giovanni Indovino classe 93.
Gaetano Ogliarolo classe 77. 
Fulvio Pezzano Classe 93. 
Valter Hoxha classe 91. 
Fabio Fortunato classe 85. 
Emanuele Buscemi classe 91. 
Hoxha Abdula classe 96.

Bel più corposo e complesso il numero di soggetti che durante la fase delle indagini sono stati sottoposti ad intercettazioni. Il quadro che ne esce è di una nuova “classe emergente” di spacciatori che si fa strada nel settore delle sostanze stupefacenti. Fra gli arrestati volti già noti alle forze dell’ordine per i medesimi reati e già sottoposti a misure cautelari in precedenti operazioni di polizia.  Il quadro investigativo inoltre fa ipotizzare che le indagini non siano ancora concluse e che dopo l’operazione “Minosse” ci possano essere ulteriori risvolti ed ulteriori arresti.  Non è passata inosservata fra i residenti del quartiere e non solo, l’attività del Comando Compagnia Carabinieri di Caltagirone retta dal Capitano Sergio Vaira che anche con l’ausilio di un elicottero ha monitorato il territorio durante l’operazione.
Il quartiere di Via Minosse, territorio difficile e teatro di numerosi reati stamani è stato blindato per consentire di portare a termine l’operazione. L’interesse degli investigatori adesso sembrerebbe indirizzato verso un altro gruppo, anch’esso emergente, che sempre in pubblici esercizi commerciali avrebbe fatto base per i propri incontri e le proprie attività illecite. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI