Mafia e droga, 30 arresti a Enna: sventato un omicidio

Mafia e droga, 30 arresti a Enna: sventato un omicidio

Impegnati oltre 300 poliziotti. Trovate armi pronte a sparare
IL BLITZ
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Mafia e droga. Blitz della polizia a Enna. Oltre 200 agenti hanno eseguito 30 arresti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.

Sono tutti indagati per associazione per delinquere di stampo mafioso aggravata dall’uso delle armi, estorsioni, danneggiamenti, traffico di stupefacenti.

Il gruppo criminale che appartiene alla Cosa Nostra ennese operava in prevalenza nell’area nord della provincia cercando di imporre il pagamento del “pizzo” e controllando, in regime di monopolio, il mercato della droga.

Nel corso dell’attività investigativa è stato scongiurato un omicidio. Sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti e armi da fuoco.

L’inchiesta trae origine dall’operazione denominata “Homo Novus”, di cui ne è la naturale prosecuzione, che nel 2014 aveva portato all’arresto e alla successiva condanna degli affiliati ad una neo costituita “famiglia” di “Cosa Nostra” di Leonforte che per i giudici era guidata da Giovanni Fiorenza e dai figli che secondo la Dda “sebbene reclusi in carcere hanno dato precise disposizioni e direttive, anche con comunicazioni epistolari (da qui il nome dell’operazione “Caput Silente”).

Le indagini, svolte anche con intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese, sono state supportate da appostamenti e pedinamenti. “Sono state così documentate – si legge in una nota degli investigatori – le vendite di stupefacenti e diversi episodi di danneggiamento, tra i quali spiccano quelli effettuati nei confronti di imprenditori appartenenti anche all’associazione Antiracket e ai danni di due poliziotti di Leonforte”.

Il modus operandi della maggior parte dei danneggiamenti “è consistito nel taglio delle gomme delle auto e nell’incisione della carrozzeria mediante solchi raffiguranti crocifissi”. Ad un imprenditore sono state recapitate buste da lettera contenenti due proietti con la richiesta del pagamento di un’ingente somma di denaro. Dall’indagine è emerso anche il tentativo sventato dalle forze dell’ordine nel 2019 di uccidere uno spacciatore insolvente.


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