Cani da guardia della nostra coscienza: gli artisti in memoria di Falcone

Cani da guardia della nostra coscienza: gli artisti in memoria di Falcone

Cultura e bello contro la barbarie di Cosa Nostra

L’arte per ricordare le vittime di Capaci e stimolare le coscienze. L’aula bunker dell’Ucciardone ospita un’installazione di Velasco Vitali dal titolo “Branco”: 54 cani a grandezza naturale in ferro, lamiere e cemento.

Maria Falcone

Il branco rappresenta la fame di potere criminale e l’abuso della mafia sulla società, ma anche la reazione, la lotta civile, la trasformazione in sentinelle a guardia della verità. Un cane tutto d’oro “veglia” il caveau dove è custodita l’istruttoria del primo storico maxiprocesso contro Cosa Nostra.

“La porta dei Giganti” di Andrea Buglisi sono due enormi ritratti su parete, uno di Giovanni Falcone, realizzato sulla facciata di un palazzo di 11 piani in via Duca Della Verdura, l’altro di Paolo Borsellino, che sarà realizzato in estate su un altro edificio in via Sampolo, entrambi a pochi metri dall’Ucciardone.

Sotto l’albero Falcone, emblema di una comunità che è stata capace di risvegliarsi dal sonno della sottomissione a Cosa Nostra dando inizio a una nuova stagione di responsabilità civile, sarà stata collocata la statua “L’attesa”, realizzata dall’artista trentino Peter Demetz: una giovane donna che rappresenta l’attesa di una città per la giustizia e, oniricamente, il ritorno a casa di Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo.

A Brancaccio, periferia per anni feudo dei boss Graviano, l’arte si riprende piazza Beato Padre Pino Puglisi (ex piazza Anita Garibaldi). Là dove sorge la casa museo dedicata a don Pino Puglisi, Igor Scalisi Palminteri ha realizzato un monumentale polittico urbano dal titolo “Roveto Ardente”, ritraendo il sacerdote ucciso dalla mafia, il fiammifero che spegnendosi ha appiccato il fuoco eterno della vampa del coraggio, quel roveto ardente appunto che è profondamente presente nella cultura delle religioni del Mediterraneo.

Cultura e bello dove don Pino Puglisi, da poco proclamato Beato, ha combattuto la sua battaglia perché i ragazzi riconquistassero la loro libertà dalla mafia.


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