Catania, gli studenti protestano: "Riaprite le scuole in sicurezza" - Live Sicilia

Catania, gli studenti protestano: “Riaprite le scuole in sicurezza”

I ragazzi chiedono di diventare prioritari nell'agenda politica. VIDEO E FOTO
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CATANIA – Scuole aperte, anzi no, chiuse, anzi in Dad. Dopo gli ultimi provvedimenti sulle aperture, sulla didattica a distanza adottate dal Governo, dalle Regioni e dalle varie amministrazioni locali la confusione tra gli studenti cresce.Stamattina c’è stata una protesta al Liceo Classico Spedalieri.

Luigi Nicolosi è rappresentante d’istituto dello storico liceo etneo: “La DAD non è uno strumento adatto ne all’apprendimento ne all’insegnamento. Partendo dal presupposto che l’ambiente domestico non è adeguato a seguire le lezioni e basterebbe pensare a una famiglia con più figli in età scolastica. Come possono, contemporaneamente seguire, senza disturbarsi, due, tre o addirittura quattro studenti? Noi chiediamo un rientro a scuola in sicurezza”.

Eduardo Barbagallo è un altro rappresentante del liceo Spedalieri: “Bisogna essere chiari, la DAD crea disuguaglianze, non è didattica e non può essere utilizzata, sempre, come misura emergenziale e ancora dopo due anni con continui rimpalli di responsabilità a livello amministrativo”.

I rappresentanti del liceo Spedalieri, a gran voce, chiedono che vengano messi ai primi posti nelle agende politiche gli studenti, i docenti e il personale scolastico tecnico e amministrativo.

Clarissa Raimondo è rappresentante d’Istituto dello Spedalieri: “La scuola è stata ignorata costantemente e i problemi che si stanno verificando adesso restano atavici. Sono anni che tutti gli studenti si mobilitano rivendicando il diritto allo studio e adesso il problema si sta amplificando. Il tempo, per modificare questo andazzo, lo hanno avuto, continuano ad averlo e continuano a non fare nulla”.

Gli studenti dello Spedalieri, stamattina, hanno frequentato le lezioni in DAD, con telefonini, tablet e pc davanti alla sede del liceo classico in forma di protesta.


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