CATANIA – Un caseificio abusivo è stato scoperto a Catania, nel rione San Cristoforo, dai Carabinieri del Nipaaf, il Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale. I militari hanno denunciato due persone di 22 e 23 anni per frode nell’esercizio del commercio, furto aggravato di energia elettrica, commercio di sostanze alimentari non genuine e scarico non autorizzato di reflui industriali.
L’operazione è stata condotta in collaborazione con militari dell’Arma della Stazione Piazza Dante e del Nas e con il supporto del personale del Noras, il Nucleo agroalimentare del corpo forestale della Regione Siciliana.
Il caseificio abusivo a Catania
Nei locali della struttura sono stati trovati i due giovani, poi denunciati, mentre producevano ricotta e formaggi destinati alla vendita. Il pavimento era ricoperto da siero e residui di produzione che venivano liberati all’interno di un foro sul terreno e, da qui, direttamente in un fosso a perdere, in assenza di autorizzazione allo scarico.
In un vano adiacente erano state sistemate un centinaio di forme di ricotta salata poste all’essiccazione e stagionatura non in ambiente refrigerato ma con due ventilatori. In un frigo è stata trovata una carcassa di animale, verosimilmente un agnello, priva di qualsiasi tracciabilità, così come il latte utilizzato per la produzione dei formaggi.
Il furto di energia elettrica e la chiusura
Sul posto sono poi intervenuti anche i tecnici dell’Enel che hanno accertato che l’immobile e un altro limitrofo, sempre nella disponibilità dei due casari abusivi, erano allacciati illecitamente alla rete elettrica. Un allaccio abusivo è stato scoperto in un altro locale, realizzato da un parente.
Per questo è scattata anche la chiusura dell’attività abusiva, nonché il sequestro del locale adibito a caseificio, delle attrezzature e anche dei formaggi, per un peso di oltre 300 chili, oltre a 350 litri di latte. Non è stato possibile donare in beneficenza gli alimenti perché sono stati classificati come non commestibili.