CATANIA – Una doccia fredda. O quanto meno non certo tiepida o ristorante. E’ quella che pare sia toccata ai consiglieri comunali stamattina, nell’apprendere dal quotidiano locale La Sicilia della possibilità – concreta – che i capigruppo debbano restituire quanto ricevuto a titolo di rimborso per aver presenziato a commissioni consiliari non di appartenenza. Una prerogativa dei capigruppo che, secondo la circolare esplicativa della legge regionale sulle rappresentanze consiliari nelle sedute di commissioni di non appartenenza, non darebbe diritto ad alcun rimborso. Un aspetto in contrasto, però, con il regolamento di contabilità del Consiglio comunale.
La conferma della possibilità che gli uffici comunali possano procedere al recupero coatto delle somme erogate ai capigruppo pare sia giunta dal Segretario generale e sembra che riguardi anche la passata consiliatura durante la quale, però, qualcuno avrebbe chiesto delucidazioni in merito all’Avvocatura che avrebbe confermato la correttezza delle azioni portate avanti dal Comune.
Anche se certezze in merito ancora non ce ne sono. Tanto è vero che la presidente del Consiglio Francesca Raciti, ha inviato una nota in cui chiede alla Direzione presidenza del Consiglio di chiarire la vicenda con il supporto di tutti i documenti. “Non appena letto l’articolo sugli organi di stampa – spiega Francesca Raciti a LiveSicilia Catania – ho mandato una nota al direttore Angelo Greco nella quale chiedo verifiche sulla corretta applicazione delle norme relative al Consiglio comunale. Non appena arriverà la risposta – conclude – la girerò agli uffici di competenza”.