Acireale, sequestrate quattro tonnellate di pesce FOTO - Live Sicilia

Acireale, sequestrate quattro tonnellate di pesce FOTO

Operazione "Thalassa" della Guardia Costiera: il pesce era in cattivo stato di conservazione, sanzioni per migliaia di euro
I CONTROLLI
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CATANIA – Tonnellate di pesce in cattivo stato di conservazione, senza tracciatura e pronte per essere spedite sulle tavole di cittadini ignari: è per prevenire il consumo di cibo adulterato e la pesca di specie la cui cattura è vietata che la Guardia Costiera ha condotto l’operazione complessa “Thalassa”, un’attività coordinata dal Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Catania che ha visto impegnati gli uomini e le donne della Guardia Costiera della Sicilia orientale, su un territorio che si estende da Santo Stefano di Camastra a Scoglitti.

Il controllo sulla filiera

L’operazione, finalizzata al controllo della filiera ittica, ha prestato particolare attenzione all’attuale divieto di cattura del Tonno Alalunga la cui cattura e detenzione è vietata nei mesi di ottobre e novembre, nonché alla cattura, detenzione, trasporto e commercio del Tonno Rosso e del Pesce Spada, non rispondenti alla taglia minima biologica di riferimento, senza tralasciare, tuttavia, quei fenomeni illeciti legati al commercio di qualsiasi prodotto ittico privo di tracciabilità e/o di etichettatura.

I numerosi controlli svolti, sia in mare che a terra, hanno permesso di evitare che oltre 2,5 tonnellate su un complessivo di 7 tonnellate di pescato, non idoneo al consumo umano, finisse sulla tavola dei cittadini.

Il sequestro

Di particolare rilevanza, l’attività svolta dai Nuclei Ispettivi della Guardia Costiera di Riposto e di Acireale, i quali nel corso di una congiunta attività svolta presso un deposito di prodotti ittici all’ingrosso del territorio acese, hanno posto sotto sequestro 4 tonnellate di prodotti ittici di varia tipologia allo stato congelato, che per la maggior parte risultava in evidente stato di cattiva conservazione e la cui data di consumazione era ampiamente scaduta.

Considerato lo stato di detenzione rinvenuto si è ritenuto opportuno far intervenire i medici veterinari della ASP territoriale per verificare anche l’eventuale presenza di sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana.

Le sanzioni

Nel corso dell’attività svolta sono stati effettuati 250 controlli, elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 35.000 euro ed il sequestro di 4 attrezzi da pesca. Tutto prodotto ittico ritenuto idoneo al consumo umano da parte delle competenti Autorità Sanitarie è stato donato agli istituti caritatevoli.


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