In un appartamento il bazar della droga: 4 arresti nel Catanese

In un appartamento il bazar della droga: 4 arresti nel Catanese VIDEO

Indagini e irruzione dei carabinieri
SANTA MARIA DI LICODIA
di
3 min di lettura

SANTA MARIA DI LICODIA (CATANIA) – In manette sono finiti due pregiudicati di 59 e 56 anni. Oltre ai due figli di quest’ultimo, di 21 e 28 anni. Sono tutti del posto e sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’attività d’indagine è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia.

Le indagini hanno permesso di accertare che in un’abitazione isolata, situata in contrada Scannacavoli, vi fosse un punto di riferimento per un’attività di spaccio. A rafforzare i sospetti, il costante via vai di giovani che, a bordo delle proprie auto, si fermavano per pochi minuti davanti alla casa. Giusto il tempo di un rapido scambio con un soggetto. 

Il modus operandi

Quest’ultimo era solito nascondere temporaneamente la droga in un muretto situato proprio di fronte all’ingresso dell’abitazione. I carabinieri avevano già rinvenuto dosi di marijuana e cocaina.

Un contributo fondamentale, inoltre, è arrivato anche dall’impiego di un drone utilizzato per monitorare i movimenti del 21enne. Sospettato di avere un ruolo attivo nello spaccio e di essere incaricato di occultare la droga in un luogo sicuro, lontano dall’abitazione.

L’irruzione

L’operazione è quindi scattata intorno alle ore 20.30. Il 28enne vedendo che i militari stavano per entrare dentro casa, ha tentato di allontanarsi dal retro dell’abitazione, lanciando nel frattempo due involucri nel giardino di una villetta vicina. 

I militari della Sezione Operativa di Paternò, già posizionati nei punti strategici però, lo hanno immediatamente bloccato e, pertanto, hanno successivamente recuperato anche i due pacchetti che aveva lanciato, risultati contenere 26 dosi di cocaina già confezionate per la vendita al dettaglio.

Nel corso dell’irruzione, i carabinieri hanno sorpreso il 59enne in una stanza mentre era ancora seduto alla postazione di controllo, intento a monitorare i flussi video provenienti da quattro telecamere esterne, infatti, l’intervento è stato talmente rapido da non lasciargli il tempo di allontanarsi.

In un’altra stanza, il 56enne e il figlio 21enne sono stati immediatamente bloccati dai militari prima che potessero reagire o tentare la fuga.

Il sequestro

Messi in sicurezza tutti i presenti, è stata avviata una perquisizione approfondita dell’intera abitazione e delle sue pertinenze. Nella stanza dove è stato bloccato il 59enne, su un tavolo chiaramente utilizzato per il confezionamento delle sostanze stupefacenti, gli investigatori dell’Arma hanno rinvenuto 15 grammi di marijuana, 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di mannitolo, sostanza da taglio, una carta magnetica, una banconota arrotolata e ulteriori 2 grammi di cocaina, verosimilmente pronti per l’uso mediante inalazione.

Nel prosieguo della perquisizione, all’interno delle altre stanze, è stata sequestrata la somma in contanti di quasi 7.600 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio. 

Infine, grazie alle informazioni acquisite in precedenza attraverso il monitoraggio effettuato con il drone, i militari si sono recati a colpo sicuro in una zona periferica di Santa Maria di Licodia, precisamente in Strada Bordonaro, dove il 21enne era stato ripetutamente osservato mentre occultava una busta sotto un cespuglio. Il contenitore in cellophane nero, recuperato dai Carabinieri, è risultato contenere due involucri con circa 350 grammi di marijuana.

La sostanza stupefacente sequestrata, se immessa sul mercato al dettaglio e opportunamente tagliata, avrebbe potuto fruttare alla criminalità locale una somma superiore ai 10.000 euro.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI