"Candidato sindaco di Catania? Prima la Festa di Sant'Agata" - Live Sicilia

“Candidato sindaco di Catania? Prima la Festa di Sant’Agata”

Enzo Bianco vuole capire "che ricordo hanno i cittadini della mia esperienza".

CATANIA. Il sondaggio che aiuterà a risolvere ogni dubbio sarà quello della Festa di Sant’Agata. Prende ancora tempo prima di decidere sul suo futuro politico, Enzo Bianco. Perché prima c’è da consultare il termometro per antonomasia del sentire catanese, quello tarato sulla devozione per la santa patrona. “Io candidato sindaco alle prossime elezioni comunali a Catania ? Voglio vivere la festa e incontrare i cittadini per capire che ricordo hanno della mia esperienza, poi deciderò”. Vox populi, vox dei, dunque.

L’ex primo cittadino ha parlato con la stampa a margine dei lavori della commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (Civex) del Comitato europeo delle Regioni (CoR). 

“La città – ha detto ancora – soffre di problemi drammatici, tra cui la pulizia degli spazi pubblici, del lavoro e dell’occupazione: diverse aziende stanno investendo, come la STMicroelectronics e la 3Sun, ma c’è bisogno di un’amministrazione comunale attiva e operosa che guardi avanti con fiducia al futuro”, ha aggiunto. 

Intanto, LiveSicilia ha intercettato l’appello di Angelo Villari, già assessore con Bianco, che pare stingere sul sindaco della cosiddetta primavera catanese quale candidato di un progetto civico che vada oltre il campo progressista. 

A Bruxelles Bianco ha parlato anche di altro: del disegno di legge sull’autonomia differenziata che verrà presentato giovedì dal ministro Calderoli. “Ci sono alcuni aspetti positivi e altri che preoccupano noi sindaci: è importante che non si sostituisca il centralismo statale con un nuovo centralismo delle regioni”. 

E ancora: ”In Sicilia abbiamo sperimentato livelli di autonomia che certe volte fanno rimpiangere il centralismo statale”, ha proseguito Bianco, auspicando “un nuovo sistema dei poteri e di distribuzione delle responsabilità a livello regionale e locale da raggiungere modificando il Testo unico degli enti locali”.


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