Contrabbando di sigarette, blitz in mare: nove arresti - Live Sicilia

Contrabbando di sigarette, blitz in mare: nove arresti

In carcere tunisini, libici, egiziani e tre palermitani

PALERMO – Italiani, tunisini, libici ed egiziani: tutti insieme nel contrabbando di sigarette. Blitz dei militari della guardia di finanza di Palermo e del Comando aeronavale di Pratica di Mare: nove persone arrestate, sequestrati 2,3 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e 60 mila euro in contanti, oltre a due imbarcazioni.

La rotta del contrabbando

I finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno ricostruito la rotta del contrabbando che partiva dal Nord Africa e giungeva sulle coste trapanesi.

I radar hanno segnalato un peschereccio di circa 20 metri al largo di Lampedusa che si dirigeva verso Mazara del Vallo. Poi, è saltata fuori una seconda imbarcazione, un motoscafo di 9 metri che doveva servire per il trasbordo delle sigarette dalla nave madre.

Il tentativo di fuga

Il peschereccio ha tentato una inutile fuga. Sono finiti in manette i sei membri dell’equipaggio (di nazionalità egiziana, tunisina e libica) e i tre italiani a bordo del motoscafo, considerati acquirenti delle sigarette. Uno dei tre percepisce dallo scorso marzo 900 euro al mese grazie al reddito di cittadinanza. Il beneficio gli verrà subito sospeso.

I nomi degli arrestati

Ecco i nomi degli arrestati: Antonino Bartolotta, 51 anni, palermitano residente a Ficarazzi, Claudiney Salerno, 40 anni, nato in Brasile e residente a Palermo, Alessandro Raccuglia, palermitano di 26 anni. Ed ancora
Mounir Abdallah El Mansouri, Hakim Masoud Mansouri, Khalil Mezni, Chandouri Wassim, Alashmi Mohamed Ahmed, Mohamed Abdelfettah Awad Allah.

A bordo del peschereccio sono stati trovati 60.000 euro in contanti e due tonnellate di sigarette per un valore di 300.000 euro.

“Il Mar Mediterraneo si conferma uno dei bacini mondiali maggiormente interessati dai traffici illeciti – spiega il colonnello Gianluca Angelini, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo -. In questo scenario, la guardia di finanza svolge il suo ruolo esclusivo di ‘polizia del mare’, potendo sfruttare le potenzialità di un dispositivo integrato tra la componente investigativa territoriale e quella aeronavale, costiera e di proiezione, tanto per il controllo delle frontiere esterne, quanto per la difesa degli interessi economico-finanziari del Paese e dell’Unione Europea”.


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