MESSINA – La polizia ha eseguito a Messina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 persone per spaccio di droga e armi. Sedici persone sono in carcere e sei ai domiciliari. Una persona è ancora ricercata.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura di Messina hanno consentito di far luce su una vasta compagine criminale, che operava nei quartieri idi “Gazzi” e “Mangialupi”.
Le investigazioni sono nate dalle rivelazioni di alcune persone che, sul finire del 2018, avevano fornito generiche indicazioni su una centrale di spaccio attiva nei rioni “Gazzi” e Magialupi. Al vertice dell’organizzazione i fratelli Lucio e Daniele Mazza e Lorenzo Ubertalli.
Le successive indagini, supportate da servizi tecnici e attività dirette sul territorio, hanno messo in luce l’esistenza di due distinte cellule criminali: una più ristretta, operante in Calabria ed impegnata nel rifornire l’altra, più articolata e capillare, che immetteva sul mercato della città metropolitana di Messina, ed in alcune località della provincia, rilevanti partite di cocaina. Lo spaccio della droga era curato in ogni dettaglio: la sostanza veniva occultata in luoghi esterni alle abitazioni – tombini, canalette di scolo, autovetture abbandonate, anfratti dei muri – e li ricollocata dopo le cessioni; le donne fungevano da vedette a tutela degli “addetti” alle forniture, che si alternavano secondo un consolidato ed efficiente modello organizzativo composto da figure versatili e legate tra loro da vincoli di parentela.
L’attività di spaccio non conosceva pause; gli acquirenti si avvicinavano ai pusher ad ogni ora del giorno e della notte, tanto da poter documentare, nell’arco dei cinque mesi più di tremila cessioni per un giro d’affari quantificato in 50.000 euro mensili circa.
Gli arrestati
In carcere sono finiti Lucio Mazza, 32, Daniele Mazza, 29, Antonio Mazza, 30, Rosario Mazza, 63 Aurora Aliotta, 57, Davide Bonanno, 32, Lorenzo Ubertalli, 64, Rosa Gugliotti, 62, Massimo Russo, 50, Gianluca Minnella, 27, Massimiliano Primerano, 25, Demetro Lombardo, 42, Antonio Corridore, 45; Angelo Immormino, 33, Massimiliano Merlino, 39; ai domiciliari invece Vincenzo La Foresta, 45, Daniele Giannetto, 43, Angelo Immormino, 27, Drame Sainabou, 31, Maria Tindara Ubertalli, 29, Fabiana Russo, 26.