E in città spuntano i manifesti| anti Cuffaro e Lombardo - Live Sicilia

E in città spuntano i manifesti| anti Cuffaro e Lombardo

Campagna di affissioni in tutta la città contro il governo Lombardo della lista “Palermo per Ferrandelli con Vendola”. Perché l'esperienza delle ultime due giunte regionali, entrambe colpite da indagini per fatti di mafia, non si ripeta.
Palermo 2012
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“Cuffaro e Lombardo mai più”. La lista “Palermo per Ferrandelli con Vendola” lancia una campagna di affissioni in tutta la città contro il governo Lombardo: centinaia di manifesti con un appello forte perché l’esperienza delle ultime due giunte regionali, entrambe colpite da indagini per fatti di mafia, non si ripeta. “La Sicilia – dice Erasmo Palazzotto, segretario regionale di Sinistra ecologia e libertà – ha bisogno di porre termine ad una lunga stagione di politica collusa e di cattiva amministrazione: la condanna di Cuffaro e l’amministrazione Lombardo appartengono a una brutta pagina di storia siciliana che abbiamo il dovere di cambiare”.

A queste due pagine tetre della storia dell’Isola si è affiancato, secondo Sel, decennio di cattiva amministrazione, quella portata avanti da Diego Cammarata e dal centrodestra. “Sel e la lista ‘Palermo per Ferrandelli con Vendola’ – prosegue Palazzotto – si è assunta il rischio di una scelta difficile e ha anteposto agli interessi di bottega quelli di Palermo e dei palermitani, garantendo che non si replicasse la scellerata alleanza tra il Pd e l’Mpa. Lo abbiamo fatto chiedendo e ottenendo che dalle alleanze fossero escluse le forze che hanno provocato il disastro degli ultimi dieci anni e poi rispettando il patto con gli elettori che tutto il centrosinistra ha sottoscritto con le primarie”. Secondo Palazzotto sono queste le condizioni fondamentali per fare rinascere Palermo: “Solo una sinistra forte, unita e responsabile, che non lascia indietro gli ultimi, che conosce il valore del lavoro, che rompe il recinto dei propri pregiudizi – chiude Palazzotto – può rappresentare il rimedio ad un decennio di macelleria sociale. È giunto il momento di liberare la città dalla compromissione e dall’incompetenza”.


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