Fallimento "Calcio Catania Servizi": indagine su Lo Monaco e il Cda

Fallimento Calcio Catania Servizi: indagine su Lo Monaco e il Cda

La società si occupava della gestione del Centro sportivo: ecco le accuse.

CATANIA. Gli indagati sono sei. Tutti facenti parte della società che gestiva il centro sportivo di Torre del Grifo a Mascalucia, ovvero la “Calcio Catania Servizi Srl”. Parliamo di una società fallita nel settembre del 2020.
L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, condotta dal pm Fabio Regolo, eseguita dalla Guardia di Finanza.
A tutti e sei gli indagati è stato notificato l’avviso di conclusione indagine.
Nello specifico a Giovanni Luca Rosario Astorina, Antonio Carbone, Giuseppe Di Natale, Alessandro Gabriele Failla Giuseppe Franchina e Pietro Lo Monaco viene contestato di aver “cagionato o comunque aggravato per effetto di operazioni dolose il dissesto della società che versava in una situazione di conclamata antieconomicità della gestione caratteristica fin dalla costituzione, con perdite sempre crescenti e un evidente squilibrio finanziario costante per tutto il periodo”.

Queste, in estrema sintesi, le accuse. Toccherà agli indagati predisporre l’apparato difensivo per dimostrare la propria estraneità alle responsabilità per le quali sono stati chiamati in causa.

L’accusa, dal proprio canto, si è soffermata sul passaggio legato sull’allora amministratore unico Pietro Lo Monaco: “In esecuzione di un disegno criminoso, quale amministratore unico dal 31.07.2019 al 07.02.2020 della società Calcio Catania Servizi srl, costituita nel 2016 con socio unico Calcio Catania spa e con attività di impresa concretamente esercitata fino alla dichiarazione di fallimento consistita nella gestione unit business in cui si articolava la struttura “Torre del Grifo” nonché quale amministratore delegato controllante Calcio Catania spa dissipava risorse ed effettuava pagamenti in violazione della par condicio creditorium. In particolare, procedeva a pagare debiti della controllante per circa euro 186.722,00 (dei quali 94.000,00 circa per debiti erariali, euro 35.000,00 circa per pagamenti per professionisti e fornitori ed euro 57.950,00 acconto fattura mensa) dal febbraio 2017 pur avendo maturato debiti erariali aventi privilegio superiore e procedeva ad effettuare finanziamenti infruttiferi nel 2019 per euro 56.000,00 alla controllante senza alcuna giustificazione economica in condizione di conclamato dissesto”. 

L’indagine del pm Regolo, come detto, si è ufficialmente conclusa. L’impianto accusatorio fa leva su un fatto ritenuto acclarato: quello di avere esposto la Calcio Catania Servizi Srl ad enormi perdite, aggravando così una esposizione debitoria vicina ai 2 milioni di euro.


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