PALERMO – “La Finanziaria poggia totalmente su fondi regionali ed è quindi al riparo da ogni rischio impugnativa per quanto riguarda anomalie sulle coperture”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, illustrando in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans i contenuti della legge di stabilità 2024-2026 approvata dalla sua Giunta.
Scoglio parifica, Schifani: “Fiducioso”
Schifani, che ha ringraziato l’assessore all’Economia, Marco Falcone, seduto al suo fianco (“persona di grande lealtà e competenza, un lavoratore h24”), ha professato “fiducia” rispetto al prossimo giudizio di parifica sul Rendiconto 2021 della Regione: “Siamo fiduciosi rispetto all’appuntamento che ci attende da qui a qualche giorno. L’anno scorso, rispetto a questo tema, abbiamo vissuto qualche momento di difficoltà ma ce l’abbiamo fatta”.
“Ascolteremo le opposizioni”
Dal presidente della Regione Siciliana, inoltre, un ramoscello d’ulivo alle opposizioni che all’Ars attendono la manovra: “Auspico un loro contributo costruttivo in fase di approvazione. Saremo pronti all’ascolto. Come governo abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati”. L’obiettivo del governo è l’approvazione in Parlamento entro il 31 dicembre, dunque nei termini di legge. E alla fine dell’incontro con la stampa, Schifani mette a verbale: “Questo governo non creerà un solo precario, non nascerà mai alcuna cooperativa e anzi lavoriamo per chiudere la stagione del precariato”.
Falcone: “I 4 pilastri della manovra”
Sulla stessa lunghezza d’onda Falcone: “La Finanziaria che abbiamo elaborato poggia su quattro macro-linee d’intervento, mantenendo sempre pieno rigore contabile. Il primo, il sostegno al governo del territorio, attraverso l’aumento del 20 per cento con proiezione triennale dei trasferimenti a Comuni ed enti locali, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dare stabilità finanziaria alle amministrazioni. Si passa poi al mondo del lavoro, per favorire l’occupazione e la crescita economica, prevedendo il contributo per le aziende siciliane che nel 2024 assumeranno a tempo indeterminato. Una leva di crescita – ha aggiunto – saranno anche i 60 milioni per i fondi di progettazione di Comuni e Regione. Terzo pilastro, il rafforzamento della macchina amministrativa regionale con i nuovi concorsi e grazie agli adeguamenti e alle riclassificazioni da tempo attese del nostro personale, e la lotta al precariato per dare serenità e stabilizzazioni ai bacini Asu ed ex Pip. Infine, garantiamo i servizi essenziali in tutti i campi di competenza della Regione, investendo nuove risorse. Meno tasse, inoltre, grazie allo sconto del 20 per cento sul bollo auto per chi è in regola. Tutto ciò è reso possibile dalla storica riforma dell’Accordo Stato-Regione”.