mi sembra piu' che normale , una regione governata da politici incompetenti spesso corrotti , strade sporche , lavoro che non c'e' . come si puo' pensare che si aumenta la natalita' o che i giovani rimangono in questa terra desolata?!
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dopo le votazioni non rischeranno piu' tranquilli.
mi complimento con lei sig. la verdera, se tutti i politici avessero meta' della sua mentalita' contro la mafia la sicilia sarebbe libera da questi fannulloni delinquenti ladri . complimenti spero che le cose in sicilia possano cambiare ma dovrebbero cambiare le leggi e lottare x la sub cultura che domina in certi quartieri della sicilia.
se non si cambia il sistema le cose andranno sempre peggio.
La città e a pezzi e il sindaco della monnezza Roberto lagalla sperpera soldi pubblici per tappare gli occhi ai cittadini. Che schifo. Oi Non voteremo mai piu
e vuoi dargli torto? solo in questa italietta i galeotti formano partiti
Un po’ di coscienza in questa città non guasta.
Anche questo è marketing elettorale. Libertà di espressione popolare. L’eventuale tentativo di rimozione o copertura dei manifesti la riterrei un atto repressivo.
Ritengo che ogni cittadino, nel rispetto della legge, abbia il diritto di presentare la lista elettorale che più gli aggrada e ritengo che ogni cittadino abbia il diritto di esprimere, alle elezioni, la preferenza per il candidato che ritiene più opportuno. La lotta alla mafia non è appannaggio di qualcuno e, peggio, non può essere definito mafioso chi la pensa in modo diverso di quanti si arrogano il diritto di ritenere di essere i custodi dell’antimafia. Pur condividendo la rabbia e l’amarezza, penso che “demonizzare”, un simbolo elettorale, giacché lo stesso esiste nel rispetto della legge, è un fatto gravissimo e che tende a limitare e/o a condizionare la libertà di espressione del cittadino. Infine, realizzare cartelloni “demonizzanti” e riempirne la città di Palermo approfittando dell’anonimato, mi richiama alla memoria un metodo con il quale, volendo estremizzare il concetto, il nostro Paese è rimasto vittima di stragi mafiose, sovente impunite.