"Il bilancio? Un problema enorme | Ora tutti uniti o la Sicilia fallisce" - Live Sicilia

“Il bilancio? Un problema enorme | Ora tutti uniti o la Sicilia fallisce”

Il presidente dell'Ars: "Serve un dialogo serio con Roma, basta cercare responsabili"

Parla Miccichè
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PALERMO – “Tentare di minimizzare la parifica è un errore. È stata una giornata molto difficile per chiunque ha sentito le relazioni dei magistrati contabili. C’è un problema enorme e oggi questo governo ha il compito di risolverlo. Sono convinto che può riuscirci ma occorre avere un dialogo serio con il governo nazionale. Se necessario occorre anche interloquire con l’opposizione. Per questo continuare a fare la ricerca del colpevole non risolve nulla”. In occasione degli auguri di natale con la stampa Gianfranco Miccichè ha commentato lo stato della situazione della Regione a tutto campo: la parifica, la qualità dell’amministrazione regionale e i risultati dell’Ars, il voto segreto.

“Questo governo non è responsabile della situazione ma – ha specificato Miccichè – non possiamo affrontare la sessione di bilancio con uno scontro fra maggioranza e opposizione. Tutti devono ritenersi responsabili della situazione” . Così tutto il resto risulta secondario: “Non è il momento di parlare di riforme, prima salviamo il malato” e “il voto segreto è l’ultimo dei problemi”.

Oggi a Palazzo dei Normanni sarà deciso il calendario dei lavori per l’approvazione del rendiconto e dell’assestamento di bilancio e la situazione dei conti è il primo pensiero del presidente dell’Assemblea regionale siciliana. “Se io fossi il regista che deve fare il film per raccontare questi momenti vorrei raccontare di un’opposizione che chiede se il governo è in grado di risolvere la questione e che altrimenti si mette a disposizione”. Poi Miccichè ha fatto un’altra metafora per raccontare il rischio che vive la Sicilia: “È il momento di salvare il malato attraverso un lavoro in equipe, per questo il mio auspicio è che da una parte “il presidente del Consiglio dei ministri e il ministro dell’Economia assolvano al compito di fare il possibile per la Sicilia dall’altra parte – ha ribadito – il presidente della Regione e l’assessore all’Economia hanno il compito di chiedere. La Sicilia – ha concluso Miccichè – non può chiudere. È una parte importante del nostro paese”.

Il titolare della poltrona più importante a Sala d’Ercole ha fatto anche un esame delle cause. “Sono convinto che ci sono problemi all’assessorato all’Economia e questi non sono collegati all’assessore. Più i generale- ha spiegato Miccichè – ritengo che oggi la Regione siciliana ha un’amministrazione regionale fallita: non c’è più un direttore, il ragioniere generale è un avvocato. Per la demagogia che c’è stata, si sono abbassati gli stipendi, non si può più assumere, non ci sono promozioni e così ci troviamo davanti a una struttura fallita”.

Secondo Miccicchè la questione del personale è centrale. “Se eliminiamo dal numero dei dipendenti – ha affermato il presidente dell’Ars – quelli che si occupano delle competenze statali nella nostra Regione scopriamo che il personale regionale per le funzioni di competenza regionale sono meno che negli altri enti. Non ci sono più uffici e la Sicilia sta fallendo. Occorre quindi avere il coraggio di fare azioni coraggiose”. Poi la provocazione: “Qui le assunzioni andrebbero fatte senza concorsi. Il problema non sono le centinaia di milioni per il personale, il problema sono i miliardi che mancano. Lo dico con grande chiarezza: il meccanismo amministrativo della Regione è fallito”. Secondo il leader di Forza Italia, così, serve “una task force che includa anche la magistratura”.

Per il presidente dell’Ars, l’occasione dell’incontro, è anche utile per tracciare un bilancio dell’amministrazione dell’Assemblea. “Nel 2017 a fronte di un bilancio di previsione di 147 milioni sono stati spesi 43 milioni. L’anno dopo 139 milioni per via della diminuzione del numero dei deputati. Quest’anno chiuderemo a 137 milioni . Inoltre riusciamo a pagare i nostri fornitori entro 27 giorni”.


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