CATANIA. La testa per un istante è andata a quel giorno. A quel pomeriggio contro l’Albinoleffe che segnò il ritorno nel paradiso della massima serie. Certo, ieri sera non c’era nulla che potesse essere paragonato all’alta temperatura di quella domenica; nulla che potesse essere analogo alla tensione che si è respirata a pieni polmoni fino alla liberazione decretata dalla zampata precisa di Del Core; nulla che possa essere comparato alla conquista della A.
Eppure sì. La testa c’è andata a quei momenti. Anche se non vi era alcuna posta in palio ed il clima è stato essenzialmente di festa.
Pelligra, il Salvatore
Molto, se non tutto, è stato detto sull’impegno e sul progetto allestito dal patron, Mister Ross Pelligra. E ieri sera, in qualche modo, è stato il suggello del primo passo compiuto da una Società che tra pochi giorni cancellerà quella D di troppo nel nome che non sta esattamente per la categoria: bensì per Dilettanti. Si torna tra i professionisti e si modificherà la denominazione. E viene quasi da sorridere e da far gridare al miracolo sportivo se si pensa che nemmeno un anno fa, la Storia e la vecchia Società erano state cancellate sommerse dai debiti e dal tentativo imbarazzante di imprenditori improvvisati che si erano detti pronti a prelevare il Catania con le valute del Monopoly.
Una Squadra: in campo e fuori
Il Massimino in questa stagione, ed anche ieri, lo ha spiegato nella lingua che conosce meglio, ovvero, invadendo ogni settore dello stadio: si fida di Pelligra. Al suo passaggio a bordo campo ed in Tribuna A, i telefonini sono calamitati solo a lui. Per uno scatto rubato, per una foto personale o col proprio bambino, per un gesto di esultanza: il presidente non si nega nessuno. La simbiosi con la tifoseria è piena e inscalfibile. Ieri sera le Curve hanno reso spettacolo ed il Massimino non ha risparmiato posti a sedere.
La coreografia di fine match ha fatto
Accanto a se, il presidente ha costruito il suo presidio di competenze: Grella, Carra, Caniglia, Laneri, Bresciano (a breve l’ufficializzazione del suo ingresso nei quadri dirigenziali). L’impressione è che il modo in cui è stata affrontata, fuori dal campo, questa Serie D sia stata la prova generale di qualcosa di più grande da venire. E non è soltanto una questione di risorse economiche a disposizione: è l’ambizione di voler lasciare qualcosa di immortale.
Una Storia nuova
Il campo ieri sera ha detto il Catania ha avuto la meglio sulla Polisportiva Santa Maria Cilento, unica compagine ad avere sconfitto (all’andata) i rossoazzurri. Non sarà quell’Albinoleffe ma qualcosa ci dice la serata di ieri verrà ricordata come l’inizio della Storia.
Bene così.