Il giorno del Green Pass, la Sicilia che resiste alla protesta

Il giorno del Green Pass, la Sicilia che resiste alla protesta

Che cosa sta succedendo nell'Isola e nel resto del Paese. LA DIRETTA.
LA RIVOLUZIONE DEL 15 OTTOBRE
di
3 min di lettura

La Sicilia maggiorenne e vaccinata sembra resistere ai venti di protesta che, altrove, soffiano nel giorno del Green Pass: il famoso venerdì quindici ottobre che lo rende obbligatorio. Vedremo se sarà davvero così. Ma in un mondo sottosopra, che fa finta di non capire che la carta verde è un invito al vaccino, dunque, alla sopravvivenza, gli esempi virtuosi non mancano.

SEGUI QUI LA DIRETTA DELLE PROTESTE

Nessuna notizia allarmante

“Le notizie che arrivano qui al palazzo del governo della Regione Siciliana non sono allarmanti. C’è una certa inquietudine, ma per esempio dai nostri porti, di Messina e di Palermo, i responsabili dicono che non esiste alcuna mobilitazione, come invece registriamo purtroppo in altre parti del Paese – dice il presidente Musumeci -. Si sta seguendo la linea del rigore, che è la linea che in parte ha sposato il governo regionale in materia di green pass ed è la linea che noi in Sicilia abbiamo seguito fin da febbraio 2020, quando abbiamo disposto la chiusura dell’Isola e la riduzione degli accessi del 95%. Nella prima fase devo dire che è andata benissimo”. I dati sono migliorabili ma buoni. Circa l’ottanta per cento dei siciliani ha ricevuto almeno una dose, poco meno entrambe. A Palermo si raggiunge la percentuale dell’84 per cento di immunizzati, con entrambe le dosi, mentre stenta, ovunque, la partecipazione per la terza.

Niente tamponi gratis ai portuali

Tra i siciliani che ‘resistono’ c’è Giuseppe Todaro (nella foto), presidente di Portitalia e Osp, le due società che hanno in gestione i servizi del porto di Palermo. Lui ha precisato che: “le società non si faranno carico dei tamponi ai portuali”. Adesso aggiunge: “Dipendenti e sindacati sono uniti e concordi con me, non ci aspettiamo nessuna criticità ed era importante dare un segnale. La Sicilia, su questo punto, è finalmente virtuosa. Non siamo gli ultimi. Non si scherza con il pane e con il lavoro”. Todaro, nel 2008, denunciò il racket e la sua divenne una vita blindata. A proposito di coraggio.

Vaccino e ascolto

E poi ci sono persone come il dottore Antonello Niceta, della Farmacia di Mondello Valdesi, che non fanno i tamponi, ma i vaccini. Nessuno scontro ideologico, solo una scelta organizzativa. Il dottore spiega: “Tante persone si convincono dopo avere capito che le perplessità e le paure, se non l’avversione al vaccino, nascono dalla cattiva informazione. Vengono qui, chiacchieriamo, espongono i loro problemi. E poi si vaccinano. Noi somministriamo Pfizer che è sicurissimo e altamente efficace”. Una storia che dimostra quanto l’ascolto sia importante. “Le farmacie cittadine – spiega il presidente dell’Ordine, il dottore Mario Bilardo – saranno via via sottoposte a una richiesta crescente di tamponi, come sta accadendo. Ricordiamo che le prenotazioni sono essenziali”.

Il giorno del Green Pass

“Continua il decremento progressivo dei nuovi casi su tutto il territorio regionale con un’incidenza di 40, 8 su 100 mila abitanti che si mantiene stabilmente al di sotto della soglia dei 50 casi su 100 mila abitanti. Nell’ultima settimana si è registrato un calo di oltre il 26% di nuovi casi rispetto a quella precedente, sebbene permangano ancora differenze territoriali con un maggior interessamento nelle province di Siracusa (72,4 su 100 mila abitanti) e Catania (67 su 100 mila). La fascia d’età maggiormente interessata è ancora quella in età scolare tra i 6 e i 10 anni. In riduzione i nuovi ricoveri che negli ultimi sette giorni sono stati 117, si registra anche una riduzione progressiva dei posti letto occupati. L’86,9% dei soggetti attualmente ricoverati non è vaccinato. Il tasso di letalità resta stabile pari a 2,3%. Le coperture vaccinali su base territoriale, riferite ad almeno una dose, risultano ancora al di sotto della media regionale (79,2%) nelle province di Caltanissetta (78,5%), Siracusa (77%) Catania (75,4%) Messina (72,9%)”. Questo scrive il Dasoe, il Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico. La situazione nella Sicilia bianca è in netto miglioramento grazie al vaccino. Un motivo in più per resistere.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI