La corte si riserva su confronto Spatuzza-Graviano - Live Sicilia

La corte si riserva su confronto Spatuzza-Graviano

OMICIDIO DI MATTEO
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La corte d’assise di Palermo deciderà il prossimo 21 febbraio se ammettere il confronto tra il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano e il pentito Gaspare Spatuzza, chiesto dalla difesa del capomafia, nel processo in cui questi è imputato per l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. Con l’accusa di sequestro di persona e omicidio, oltre a Spatuzza e Graviano, sono imputati anche il boss trapanese latitante Matteo Messina denaro e i mafiosi Luigi Giacalone, Francesco Giuliano e Salvatore Benigno. Il bambino venne rapito il 23 novembre del 1993 per indurre il padre Santino, che si era pentito, a ritrattare le accuse. Il ragazzino fu strangolato e sciolto nell’acido ad Altofonte dopo mesi di prigionia. La corte deciderà alla prossima udienza anche sulla richiesta, sempre della difesa di Graviano, di procedere alla verifica della presenza del dna del boss in un villino di Misilmeri dove sarebbe avvenuto un incontro per la preparazione del rapimento del bambino. Secondo l’accusa alla riunione avrebbero partecipato anche Graviano e Messina Denaro. Nell’udienza di oggi, la corte ha acquisito i verbali delle dichiarazioni rese dal boss Giovanni Brusca alla corte d’assise di Caltanissetta nel 1997 in cui si parla anche del sequestro e dell’uccisione di Di Matteo.


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