La rissa e la vendetta armati fino ai denti: "Sventato un agguato"

La rissa e la vendetta armati fino ai denti: “Sventato un agguato”

Due arresti a Brancaccio. Sequestrati pistole e fucili

PALERMO – I carabinieri sono convinti che stavano per compiere un agguato. Avevano le armi per fare male: tre pistole, un fucile a pompa e due mazze chiodate.

I militari del Nucleo operativo della Compagnia di Piazza e della stazione di Brancaccio hanno arrestato due palermitani Samuele Giuseppe Filippone e Claudio Faucetta, di 25 e 26 anni, già noti alle forze dell’ordine, accusati di detenzione di armi clandestine e munizionamento, e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Bisogna fare un passo indietro per ricostruire la vicenda. Il primo maggio scorso si è verificata una rissa in vicolo Chiazzese, a Brancaccio. Le cause non sono ancora chiare.

Due gruppi, uno del rione Falsomiele e l’altro di Brancaccio, se le sono date di santa ragione. Ad avere la peggio i secondi e per giunta a casa propria.

Da qui i propositi di vendetta, organizzata per ieri, mercoledì 7 maggio, e sventata dagli investigatori.

I “nemici” avrebbero dovuto essere sorpresi per strada e picchiati. Visto l’armamento non si potevano escludere conseguenze tragiche.

Le perquisizioni personali e domiciliari – in case e stalle – hanno consentito ai militari di rinvenire un fucile a pompa carico con matricola abrasa, due pistola revolver con matricole abrase, un fucile ad aria compressa, 2 mazze ferrate, 217 cartucce di vario calibro nonché e oltre 100 dosi tra cocaina e hashish.

La posizione dei due indagati passa al vaglio del giudice per le indagini preliminari.


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