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Lombardo assolto: le reazioni della politica

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PALERMO –  Assoluzione di Lombardo: il primo commento arriva da Saverio Romano. ‘Le mie più sincere felicitazioni e quelle della comunità politica che ho l’onore di rappresentare per l’assoluzione di Raffaele Lombardo protagonista di una odissea giudiziaria lunga dieci anni e che oggi si chiude nel migliore dei modi’. Saverio Romano, vicepresidente nazionale di Noi con l’Italia-Cantiere popolare. A seguire arrivano una grandinata di note da parte di vari esponenti politici.

Faraone

“Dodici lunghi anni e un’attesa che ha compromesso il percorso politico di Raffaele Lombardo, che ha gettato ombre e dubbi sulla tenuta di un intero sistema politico siciliano. Oggi l’ex governatore viene assolto dai reati di concorso esterno all’associazione mafiosa perché ‘il fatto non sussiste’ e per ‘non aver commesso il fatto’ per il reato di corruzione elettorale. A Raffaele Lombardo esprimo la mia vicinanza per questo verdetto che ristabilisce la verità, non cancellando però la sua sofferenza”. Così, in una nota, il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.

Minardo

Minardo sceglie Facebook. “Sono davvero felice e sollevato per l’assoluzione dell’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, dalle accuse di concorso esterno e corruzione elettorale. La Corte d’Appello di Catania oggi restituisce dignità e giustizia a Lombardo e conferma la linea di chi ne ha difeso l’operato negli anni in cui Raffaele Lombardo ha ben governato ed ha ricoperto incarichi di grande responsabilità istituzionale. La mia soddisfazione è doppia, a titolo politico e personale”, si legge.

Mannino

“Personalmente provo la soddisfazione che può provare un amico. Un amico, peraltro, sempre convinto della sua innocenza”. Così all’AdnKronos l’ex ministro Dc Calogero Mannino commenta l’assoluzione in appello dell’ex Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. “E un riconoscimento che la giustizia gli rende – aggiunge -, certo, un riconoscimento molto faticoso per lui. Un’esperienza che io ho fatto anche più intensamente e più dolorosamente. Per la verità nel chiamarlo per compiacermi gli ho detto che non sapevo se congratularmi, perché quando capitavano a me queste cose quasi mi dava fastidio che si congratulassero per una cosa molto scontata com’era l’assoluzione”. Quanto alla possibilità che l’odissea giudiziaria di Raffaele LOMBARDO possa non essere ancora giunta al capolinea, Mannino chiosa: “Io dormivo sonni tranquilli, poi mi è arrivato un pezzo di carta che si è preso altri dieci anni. Gli auguro che non gli capiti la stessa cosa”. Poi, in conclusione, Mannino sottolinea che una certa magistratura antimafia “continua nel suo mestiere, non dismetteranno. Il caso Palamara, di una gravità estrema, ha avuto conseguenze, alcuni membri del Csm si sono dimessi, ma il Csm è stato ripristinato nel suo plenum e continua nel suo esercizio. I problemi che solleva il disvelamento Palamara non sono stati affrontati. Cosa dimostra? Che il problema della giustizia è diventato irresolubile, non ci può provare nessuno, non ci ha provato neanche il presidente della Repubblica”.

Savarino

Giusi Savarino, portavoce di Db invia una nota. “Sono certa di interpretare un sentimento condiviso nel movimento #diventeràbellissima esprimendo soddisfazione per l’assoluzione dell’ex Presidente Raffaele Lombardo, un politico di spessore, un amico. Personalmente non ho mai avuto dubbi sulla sua estraneità alle contestazioni fattagli, oggi trova giustizia, certo dopo dieci anni di sofferenze per lui e per la sua famiglia.”

Gli autonomisti

“Finalmente è stata fatta giustizia nei confronti dell’uomo Raffaele Lombardo, della sua famiglia e di una intera comunità politica che ha creduto in una possibilità di riscatto per la Sicilia” ad affermarlo sono i deputati regionali del Movimento Nuova Autonomia Giuseppe Compagnone, Roberto Di Mauro e Salvatore Lentini. “Questa sentenza mette la parola fine ad una vicenda giudiziaria assurda e lunghissima, restituendo verità, onore e dignità a Raffaele Lombardo”, concludono i deputati autonomisti.

Pogliese e Cannella

Al coro si uniscono i coordinatori regionali di FdI, Pogliese e Cannella. “Siamo contenti per la sentenza di assoluzione di Raffaele Lombardo a conclusione di un’odissea giudiziaria lunga oltre dieci anni, un provvedimento che fa chiarezza sulla condotta dell’ex presidente della Regione Siciliana. A lui e ai suoi familiari rinnoviamo sentimenti di vicinanza e solidarietà, consapevoli che la Giustizia afferma sempre Verità e Giustizia rimuovendo ombre e accuse infondate che ingiustamente tolgono serenità alle persone coinvolte”.

Caputo

“Raffaele Lombardo è stato assolto. Il 31 luglio del 2012 si dimette da Presidente della Regione a seguito dell’inchiesta giudiziaria che lo vede indagato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Sono felice. Prima di tutto per lui e per la sua famiglia. Ma sono felice anche per questo “riscatto” della storia politica siciliana Consegnare alla cronaca la convinzione che i siciliani avessero avuto un Presidente eletto grazie alla mafia era un fatto grave ed insopportabile per la nostra Terra”, così Carlo Caputo, presidente del Parco dell’Etna sulla sua pagina fb. “Sono stato militante del movimento per l’autonomia fin dalla sua nascita, vedere il disgraziato epilogo di quella straordinaria esperienza autonomista è stato motivo di delusione e riflessione.Di questa riflessione ed esperienza ne feci tesi di laurea dal titolo “Sicilia ed autonomia. Dal milazzismo alla nascita del Movimento per l’autonomia” . Nelle conclusioni scrivevo:”…il governo Lombardo finisce con l’inizio delle inchieste giudiziarie che coinvolsero Raffaele Lombardo a partire dal 2010 e che lo portarono alle dimissioni di Governatore della Sicilia nel 2012…chissà come sarebbe proseguita la storia del Movimento per l’autonomia, della Sicilia e di Lombardo se…”, conclude.

Cancelleri

“L’assoluzione dell’ex governatore della Regione Siciliana Raffaele Lombardo chiude una vicenda che ha sicuramente lacerato la politica e le istituzioni siciliane. Spero che mai più nella nostra terra accadano fatti simili, con l’augurio a Lombardo e alla sua famiglia di ritornare presto alla serenità. È il momento di rispettare la sentenza della Magistratura che sgombra definitivamente il campo da ogni ombra che ha, in questi anni, leso l’immagine delle Istituzioni regionali.” così Giancarlo Cancelleri (M5S) Sottosegretario alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili del governo Draghi, dopo la sentenza della Corte d’Appello di Catania sull’ex governatore siciliano. 

Miccichè

“Sono molto contento per Raffaele Lombardo e la sua famiglia”. Così, in una nota, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè dopo la sentenza di assoluzione dell’ex governatore emessa dalla Corte di Appello di Catania.

Cuffaro

“Sono contento per la sentenza di assoluzione di Raffaele Lombardo. Restituisce serenità a lui e alla sua famiglia”. Lo afferma il commissario regionale della Democrazia Cristiana nuova, Salvatore Cuffaro. “La ostinata fiducia nella giustizia – aggiunge l’ex presidente della Regione- deve essere una scelta di diritto oltre che di dovere”.

Terrana

Interviene anche il segretario dell’Udc Decio Terrana. “Esprimo solidarietà personale e politica da parte dell’ UDC della Sicilia per l’ assoluzione dell’ ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo. La sentenza certifica l’ estraneità ai fatti contestati e gratifica l’ On. Lombardo per il  comportamento improntato alla massima trasparenza e rispetto per la Magistratura. Un padre e un uomo pubblico, che ha saputo nel corso degli anni testimoniare i valori democratici e cristiani che hanno nel rispetto per le Istituzioni un forte ancoraggio ideale, la sentenza gli restituisce adesso la dignità politica che non ha mai perso e la serenità di avere agito correttamente al servizio delle Istituzioni.”

Aricò

“Con Raffaele Lombardo ho condiviso l’esperienza politica del suo governo regionale nel ruolo di assessore. Lo conosco da anni e pertanto l’assoluzione di oggi non mi sorprende, ero certo della sua estraneità rispetto alle accuse che gli sono state contestate. La sentenza della Corte di Appello di Catania finalmente dopo anni di sofferenza gli restituisce serenità ed è l’ennesimo monito a chi commenta all’insegna del giustizialismo le vicende giudiziarie prima delle sentenze definitive”. Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima.


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