CATANIA – “So che ci sono grosse difficoltà. La responsabilità della sintesi è nelle mani del presidente dell’assemblea che mi risulta essere stato bersagliato da mille richieste, condizionamenti e sentimenti che lui definisce ‘di odio’. E questo mi dispiace perché credo che Gaetano (Galvagno, nda) stia facendo l’impossibile. Ma credo che entro il pomeriggio di oggi si chiude”.
Le parole sono del fondatore del Mpa, Raffaele Lombardo. Il leader autonomista ha chiamato a raccolta i suoi in un noto albergo della plaja catanese per lo scambio degli auguri natalizi. Inevitabile che, nell’incontro con i giornalisti, l’accento sia caduto sulla Legge finanziaria in corso di approvazione a Palermo.
Un altro clima
“Io credo che dal prossimo 1 gennaio e per il restante anno e mezzo di legislatura debba crearsi un clima che consenta di operare in serenità. Rimpasto? Io ho consigliato al presidente Schifani un azzeramento che permettesse l’ingresso di tecnici e componenti della politica che avrebbero potuto dare slancio all’azione di governo. Non abbiamo mai avanzato richieste di assessorato”, ha proseguito Lombardo.
Ed ancora: “Il governo regionale prosegue fino alla fine della legislatura. Il centrodestra mantiene la sua alleanza per andare avanti e ricominciare con la prossima legislatura. Ma con principi diversi”.
Infine: “L’assessorato regionale? Io ho fatto il mio nome: ed è quello di Massimo Russo”.
