Luca Napoli, da Nesima al successo: l'aiuto ai deboli VIDEO - Live Sicilia

Luca Napoli, da Nesima al successo: l’aiuto ai deboli VIDEO

Manager dello spettacolo e "patron" della manifestazione "Un gol per la Solidarietà": un racconto a cuore aperto.
LA DOMENICA DI LIVESICILIA
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CATANIA. Nel 2002 vinse il prestigioso concorso “Il più bello d’Italia”: oggi è un manager apprezzato nel mondo dello spettacolo. Luca Napoli si racconta anche in vista della quindicesima edizione di “Un gol per la Solidarietà”: quadrangolare di calcio di beneficienza in scena il prossimo 3 maggio allo stadio Massimino.

Sei nato a Catania il 3 Gennaio del 1980. Com’era Luca da bambino e che ricordi custodisce ancora oggi della Catania di quegli anni?

Luca da piccolo era un bambino abbastanza per bene, educato, molto timido, che però col passare del tempo aveva un sogno nel cassetto, forse più di un sogno: poter diventare qualcuno nella vita.
Anche a scuola, ricordo sempre che mi piaceva fare il mio autografo, la mia dedica ai miei professori.
[…]

Sei cresciuto in un quartiere della nostra città spesso dimenticato o comunque trascurato, Nesima. Poi la vita ti porterà altrove. Cosa ti è rimasto di quei luoghi e che rapporto hai oggi con questo quartiere?

Il  mio quartiere, Nesima, mi ricorda tante. I miei primi calci al pallone, le mie prime fidanzatine, i miei primi momenti a scuola, fino alle elementari. Devo dire che comunque la città è cambiata, i quartieri sono cambiati, non soltanto in negativo, perché comunque oggi quartieri come Nesima sono cresciuti. Basti pensare alla metropolitana ed a tantissime innovazioni che sono state apportate nel corso degli anni.[…] Per me esportare il nome della città di Catania è sempre stato un mio punto fisso, che non smetterò mai di portare avanti.

Successivamente darai spazio ai tuoi sogni, trasferendoti a Milano per lavorare nel campo della moda e vincendo nel 2002 il titolo di “Mister più bello d’Italia”. Quanto lavoro e quanto sacrificio sono serviti per realizzarli questi sogni?

[…] Finalmente c’è questa grandissima consacrazione nel campo della bellezza, che mi fa vincere il titolo di “Mister più bello d’Italia”, il concorso nazionale. 
Ovviamente anche lì per molti sarebbe stato un punto di arrivo, ma per me semplicemente era un punto di partenza.
[…]

Alla fine a Catania non solo ci sei tornato, ma ci sei anche rimasto, dando vita alla Luca Napoli Management, con l’obiettivo di realizzare i sogni dei siciliani che come te vogliono trovare spazio ed affermarsi nel campo della moda e dello spettacolo in ambito nazionale. Le radici dunque sono veramente importanti, come afferma anche La Santa nel film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino?

Secondo me le radici sono fondamentali, non sono importanti, ma fondamentali, perché poi ti trasmettono quella forza di poter dimostrare agli altri quello che tu vuoi creare, che vuoi fare. 
E quindi quando parliamo di radici io posso essere stato anche a Milano, fuori, dove ho lavorato, ma la mia è la mia origine, le mie radici, come abbiamo appena detto, sono quelle di un ragazzo di una città come Catania, che voleva fare del bene e che vuole fare ancora oggi del bene per la propria città.
[…]


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