CALTAGIRONE. Nell’ambito dei controlli eseguiti dai Carabinieri del NAS nel settore della sicurezza sanitaria, è stato eseguito un intervento ispettivo nei confronti dei mezzi di trasporto e soccorso sanitario che stazionavano nell’area antistante l’Ospedale civile di Caltagirone, ove i militari del NAS di Catania, coadiuvati dai colleghi della locale Stazione Carabinieri, hanno effettuato la verifica di diverse autoambulanze, tutte riconducibili ad associazioni private – operanti con personale dipendente in regime di volontariato – che si rendono disponibili anche al trasporto di infermi per fini di lucro.
Gli esiti riscontrati dai Carabinieri hanno evidenziato mezzi di trasporto mantenuti in condizioni di degrado tali da pregiudicare la sicurezza e salubrità dei pazienti trasportati, poiché le autoambulanze erano prive di autorizzazione sanitaria che attesta il possesso dei requisiti tecnici e amministrativi richiesti per il particolare uso dei veicoli, risultati altresì equipaggiati con estintori antincendio scaduti di validità.
Un ulteriore elemento sospetto rilevato dagli ispettori è stato il comportamento tenuto da due operatori che indossavano il tipico abbigliamento di soccorso sanitario, sebbene in assenza di automezzi nelle adiacenze, verosimilmente destinato a reclutare potenziali utenti e loro familiari che uscivano dai reparti ospedalieri, al fine di offrire, a pagamento, un servizio di trasporto sanitario per infermi verso il proprio domicilio o altre destinazioni. La condotta era finalizzata ad eludere eventuali controlli degli automezzi durante i periodi di stazionamento presso l’area ospedaliera: le autoambulanze, infatti, lasciate in sosta appositamente presso la sede operativa dell’associazione privata, lontano dall’ospedale, sono state trovate anch’esse prive di autorizzazioni sanitarie e di requisiti di sicurezza, come pure la struttura adibita a sede operativa.
Nel corso dell’intervento, sono stati sequestrati complessivamente 3 automezzi ad uso sanitario e deferiti all’Autorità giudiziaria i relativi operatori, autisti e improvvisati soccorritori.
Tra le ambulanze sequestrate figura anche un mezzo riconducibile ad uno dei soggetti destinatari delle misure cautelari eseguite il 25 maggio scorso dalla Compagnia Carabinieri di Caltagirone, nell’ambito dell’operazione “Requiem”.