Operazione in provincia di Enna| Sei arresti. In manette una donna boss - Live Sicilia

Operazione in provincia di Enna| Sei arresti. In manette una donna boss

Operazione antimafia all’alba di stamani in provincia di Enna: 6 arresti, tra cui i due capi dell’organizzazione il boss Vincenzo Scivoli e la sua compagna. La Squadra mobile ha smantellato così il gruppo criminale, dedito alle estorsioni, ai danneggiamenti e agli incendi, nei comuni di Piazza Armerina e Aidone. Gli arrestati agivano sotto il controllo di Vincenzo Scivoli, boss emergente dell’Ennese. L’operazione, denominata “Nerone”, è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. Nel corso delle indagini è emerso il ruolo di primo piano ricoperto dalla compagna di Scivoli, Elena Caruso, vera e propria boss dell’organizzazione, impegnata nella riscossione del pizzo.

Era stata indicata dal suo compagno come la persona destinata a prendere il suo posto in caso lo avessero arrestato, ma avrebbe svolto anche il compito di compiere atti intimidatori e di riscuotere il “pizzo”. Il boss donna si chiama Elena Caruso, 41 anni, convivente di Vincenzo Scivoli, 42, esponente emergente delle cosche dell’ennese, entrambi arrestatI stamani per estorsione insieme ad altri quattro presunti affiliati.

L’operazione, denominata in codice “Nerone” perche il clan piazzava bottiglie incendiarie per convincere gli imprenditori a pagare, è stata condotta dalla squadra mobile di Enna, con il coordinamento dei magistrati della Dda di Caltanissetta. Secondo gli inquirenti, Scivoli sarebbe legato al boss di Mirabella Imbaccari, Salvatore Seminara e al suo braccio destro Gaetano Drago. L’uomo avrebbe spiegato alla convivente le dinamiche di Cosa Nostra sia a livello locale che regionale, specificando che le modalità di nomina delle figure apicali avvenivano in modo analogo alle elezioni politiche, con riferimento alle varie zone di pertinenza.

Le estorsioni messe a segno dall’organizzazione, che operava tra Piazza Armerina ed Aidone, riguardavano prevalentemente imprese edili con versamenti che andavano fino a 30 mila euro, ma anche aziende che si occupavano di tagli boschivi ai quali, oltre al denaro, veniva estorta la legna. Il clan guidato da Scivoli avrebbe esteso la propria influenza dopo le operazioni Green Line e Old One, tra giugno e luglio del 2009, che avevano decapitato la cosca di Seminara, incaricato dal boss Ciccio La Rocca della famiglia di Caltagirone di riorganizzare l’intera provincia mafiosa di Enna anche per assicurarsi il denaro necessario al sostegno dei detenuti.


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