ORRORE A CALTAGIRONE |Donna uccisa a coltellate - Live Sicilia

ORRORE A CALTAGIRONE |Donna uccisa a coltellate

L'omicida, il convivente, si è costituito. Le reazioni dei familiari della vittima: "Il nostro dolore è grande".

indagano i carabinieri
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Il luogo del delitto

CATANIA – Orrore a Caltagirone nella notte. Efferato omicidio attorno alle 5 di stamattina di una donna di 47 anni nel popoloso rione di via Filippo Palatini a Caltagirone. A perdere la vita Patrizia Formica per mano del convivente Salvatore Pirronello, già conosciuto alle forze dell’ordine per altri reati. E’ stata uccisa con quattro coltellate mentre dormiva nel loro letto matrimoniale. L’arma è già nelle mani dei militari.

Sui luoghi del delitto sono giunti i Carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Caltagirone diretti dal Comandante Matteo Martellucci. Si attende l’arrivo del medico legale sui luoghi per determinare le dinamiche del tragico omicidio. Sul posto era giunta l’ambulanza nel tentativo vano di rianimare la donna. L’uomo dopo l’omicidio si è costituito presso il vicino Comando dei Carabinieri. Da Catania si attende intanto l’arrivo degli uomini del reparto scientifico. Il movente non sarebbe di tipo passionale. Almeno questo è quello che emerge dalle prime dichiarazioni spontanee rese in questi minuti dall’uomo ai militari. La Procura di Caltagirone ha aperto un’Inchiesta.

La coppia sino a ieri aveva trascorso una normale domenica in compagnia di amici. “Noi insieme appassionatamente” è il commento della vittima in un suo post su Facebook che la ritrae in compagnia dell’omicida e di alcuni amici. Vittima e carnefice erano entrambi separati e dalle precendenti relazioni erano nati dei figli affidati a seguito di separazione ai rispettivi coniugi. Questa circostanza emerge dalle prime voci di corridoio circa la ricostruzione dell’omicidio. La donna, madre di di due figli era in compagnia del solo compagno in casa al momento dell’omicidio.

la vittima

Chi la conosce dipinge la sua vita come una vita difficile, fatta di tante e continue sofferenze. Un matrimonio naufragato e le difficoltà connesse a questa situazione, i figli che pare non le fossero stati affidati ed il tentativo da parte sua di recuperare pian piano il rapporto con i figli. “Una donna buona che nessuno ha aiutato le davo dei consigli ci sentivamo anche su Facebook perché avevo capito che era molto in difficoltà l’hanno infangata nel passato non poteva stare con i figli, non era cattiva era solo una donna sola abbandonata da tutti.” Così la descrive un’amica giunta sul luogo dell’omicidio la voce rotta dalla commozione e la rabbia per un epilogo tragico ad una vita difficile è ingiusta nella sua evoluzione.

Pirronello già noto alle cronache per una brutta vicenda legata ad una rapina su un pullman conclusa con la morte della vittima della rapina, un noto avvocato, era separato con figli e anche lui non godeva dell’affidoChi lo conosce lo descrive con un taciturno, schivo e diffidente. Il movente sembra delinearsi con maggior certezza. E’ esclusa al momento sia la pista passionale che quella strettamente connessa a problemi di tipo economici. La coppia sarebbe stata nota alle forze dell’ordine per continue liti domestiche legate a futili motivi. Nei palazzi del quartiere regna un silenzio inverosimile, in molti preferiscono non dire nulla, i bambini spinti velocemente nelle auto si sono recati a scuola, i balconi sono chiusi e solo negli androni qualcuno si affaccia per raccontarsi l’accaduto.

La famiglia Formica spezza il silenzio.”Il nostro dolore – dicono- è grande oggi, per ciò che è successo, per quello che lei ha vissuto e per tutto ciò che lei avrebbe voluto e non ha avuto il tempo di fare per riprendere la propria vita nelle mani ed essere felice come avrebbe desiderato e meritato”.

l'omicida

 

Il portone di casa della vittima

Ore 12:45. Si sono da poco conclusi i rilievi degli uomini del reparto scientifico dei Carabinieri di Catania presso il luogo del delitto.  Da una prima ricostruzione emergerebbe che la vittima sia stata colpita dal primo fendente mentre dormiva nel letto. Il colpo che non è stato mortale ha risvegliato la vittima dal sonno, la donna sarebbe riuscita dunque a destarsi dal letto mente veniva raggiunta da altri colpi di fendente l’ultimo dei quali l’ha raggiunta ormai riversa nel pavimento dove sarebbe di li a poco morta dissanguata. All’omicida che è in attesa di essere ascoltato dal magistrato, sarebbe stato contestato l’aggravante dei futili motivi. Lo stesso infatti avrebbe dichiarato nelle sue prime ammissioni di non aver ucciso per una ragione precisa. Sul corpo della vittima è stato disposto l’esame autoptico. 

Aggiornamento. 17,00 Confuso, ha confessato il delitto ai carabinieri della compagnia di Caltagirone: “l’ho accoltellata…”. Non ha saputo spiegare bene il perché. Ha parlato di un raptus notturno Salvatore Pirronello, 53 anni, cha ha ucciso con almeno quattro coltellate all’addome e al torace la convivente, Patrizia Formica, di 47 anni. La causa scatenante, ha sostenuto davanti ai militari dell’Arma, è un conflitto con la donna: lui voleva troncare definitivamente la loro relazione, lei non accettava la fine del loro rapporto, iniziato la scorsa estate. Ieri sera, ha raccontato, al rientro della giornata trascorsa fuori casa insieme ad amici e ai figli della donna, che vivono col padre, hanno litigato sul loro futuro. Tutto sembrava rientrato. Ma lui, ha sostenuto, non è riuscito a prendere sonno, pensando al loro rapporto. All’improvviso si è alzato, si è recato in cucina, ha preso un grosso coltello e, mentre la donna dormiva, l’ha colpita con una coltellata. La vittima ha cercato di difendersi e di fuggire, ma l’uomo ha continuato a colpirla e lei si accasciata ai piedi del letto, morendo dissanguata. L’uomo si è poi cambiato. E con abiti puliti si è recato nella caserma dei carabinieri per confessare il delitto e costituirsi. Ferita gravemente, con uno dei fendenti che l’avrebbe colpita al cuore, Patrizia Formica ha speso le ultime forze rimaste per alzarsi e chiudere a chiave la porta della stanza da letto dall’interno, come ultimo atto di difesa, probabilmente per paura che il convivente potesse tornare. Poi si è accasciata a terra, in un lago di sangue. Quando i carabinieri sono arrivati in casa hanno dovuto sfondare la porta della stanza da letto, ma la 47enne era già morta. E’ quanto emerge dalla ricostruzione dei militari dell’Arma impegnati nell’indagine che è coordinata dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, e dal sostituto Fabio Platania, che hanno disposto l’autopsia. Salvatore Pirronello è stato arrestato per omicidio aggravato e condotto in carcere. (ANSA)


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