Palermo, allo sportello con gli ex Pip. Tutti contenti, ma qualcuno...

Palermo, allo sportello con gli ex Pip. Tutti contenti, ma qualcuno…

In viale Praga con i lavoratori che presentano le domande di stabilizzazione

PALERMOIl cammino che porta da quel corridoio a quello sportello del dipartimento regionale al Lavoro in via Praga, a Palermo, è l’ultima parte di un percorso lungo chilometri e anni. Gli ex Pip arrivano, presentano la richiesta, firmano e vanno via. In pochi minuti, perché la fila scorre velocissima, grazie a una organizzazione efficiente.

Da anni aspettavano questo momento: la fuoriuscita del precariato che sarà completata – secondo il programma – entro il 30 aprile con la sistemazione di tutti i nomi presenti nel bacino. “Oggi è un grande giorno per me – commenta Salvo Iaci che è nella schiera –. Sono diventato Pip il 12 settembre del 2001, sì, il giorno dopo le Torri Gemelle. Non potrò mai dimenticarlo. Abbiamo attraversato vent’anni da precari e siamo qui, finalmente. Ringrazio chi lo ha reso possibile”.

La storia di una ‘emergenza’

Erano più di tremila, più di vent’anni fa, le persone collocate nel piano di inserimento professionale di ‘Emergenza Palermo’, costruito per il reinserimento sociale. Sono rimasti in circa 2.500 e saranno assorbiti dalla Sas, Servizi Ausiliari Sicilia, la partecipata della Regione.  “Siamo arrivati al traguardo – dice Mimma Calabrò, sindacalista della Fisascat Cisl – dopo una strada accidentata, grazie alla sensibilità con cui il governo regionale ha accelerato la pratica. Ricordo che la ricollocazione riguarda i soggetti presenti in un elenco già chiuso e che nessuno verrà lasciato fuori”. Fino a questa mattina, da lunedì scorso, già 1.102 persone si sono presentate allo sportello, altre novanta hanno mandato una Pec. Ai primi di dicembre, entro l’otto, sarà pubblicata la graduatoria definitiva.

La responsabile Rizzo (al centro) con i suoi collaboratori

File (veloci) e graduatorie

“Ci siamo organizzati al meglio, visto il numero delle istanze, a livello informatico, perché abbiamo realizzato un programma che ci aiuterà nella stesura della graduatoria e anche logisticamente per evitare lunghe code. Serviamo circa 350 persone, ogni giorno. I lavoratori sono ordinatissimi”, così Sasà Rizzo, la responsabile del Servizio Centro per l’impiego.

Metà mattinata. I locali di via Praga si svuotano. Si chiacchiera, con malumore, di Feliciano Leto, l’ex Pip arrestato con l’accusa di essere una talpa in Procura. “Non è giusto che si faccia di tutta l’erba un fascio – dice qualcuno dei presenti -. Per una mela marcia non si possono avere pregiudizi sugli altri”. Un uomo in età riposa, accoccolato sopra una sedia. Contento? “Sì, ma fino a quando non mi assumono, fino a quando non lo vedo, non ci credo davvero”.


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