Palermo, droga e cellulari in carcere: due agenti fra i 12 arrestati

Palermo, droga e cellulari in carcere: due agenti fra i 12 arrestati NOMI

Il blitz della Dda. Coinvolti agenti penitenziari - VIDEO

PALERMO – Al carcere Pagliarelli di Palermo giravano droga e cellulari grazie alla complicità di alcuni agenti della Polizia penitenziaria.

I carabinieri del comando provinciale di Palermo, insieme alla Penitenziaria del capoluogo e di Padova, hanno eseguito 12 misure cautelari: 10 in carcere e due agli arresti domiciliari (sette persone erano già detenute). Le accuse contestate a vario titolo sono corruzione, accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini della Direzione distrettuale antimafia guidata da Maurizio de Lucia coprono il periodo settembre 2023-aprile 2025. Sono partite dalla scoperta di un traffico di droga e dal ritrovamento di telefonini all’interno del penitenziario.

Gli inquirenti avrebbero smantellato un’associazione criminale composta da detenuti che riusciva a bucare i controlli anche grazie alla presunta corruzione degli agenti della polizia penitenziaria Andrea Corrao e Paolo Francesco Cardinale, che sono finiti ai domiciliari.   

Secondo l’accusa, le guardie carcerarie avrebbero chiuso un occhio in cambio di mazzette. I detenuti si avvalevano della complicità di familiari e di carcerati ammessi al lavoro esterno e di agenti. Il “business” era redditizio: i telefonini e lo stupefacente venivano ceduti a prezzi molto più alti del mercato lecito.

Dall’inchiesta è emerso che alcuni detenuti esercitavano il loro potere con atti di violenza e spedizioni punitive. Tutto era reso possibile dalla connivenza o dalla debole resistenza di alcuni agenti penitenziari “che favorivano attività criminali o anche semplicemente abdicavano al proprio ruolo. Comportamenti che hanno creato una situazione di pericolo per i colleghi più onesti e per la fascia più debole dei detenuti privi di coperture e appoggi”.    

Durante l’attività investigativa sono stati sequestrati 56 micro cellulari, 25 smartphone, 20 sim card e oltre un chilo di sostanze stupefacenti tra cocaina, crack, hashish e marijuana. I carabinieri di Catania hanno trovato a casa di uno degli arrestati cinque chilogrammi tra cocaina e crack, 9.700 euro in contanti e armi. A Palermo, i militari e gli agenti della penitenziaria hanno rinvenuto a casa degli indagati complessivamente 120 dosi tra hashish e marijuana e 1.200 euro.

L’elenco degli arrestati

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per Alessio Alario, 32 anni, Vincenzo Cannariato, 38 anni, Salvatore Castiglione, 59 anni, Alex Di Vita, 32 anni, Franco Filizzola, 27 anni, Antonino Messina, 24 anni, Joseph Messina, 22 anni, Filippo Miranda, 35 anni, Antonio Nigito, 50 anni, Giuseppe Volpe, 32 anni. Arresti domiciliari per Paolo Francesco Cardinale, 59 anni, e Giuseppe Andrea Corrao, 33 anni.

Il procuratore de Lucia: i boss riescono a comunicare dalle celle

 “Abbiamo il grosso problema delle comunicazioni dei mafiosi dal carcere. Le ultime indagini lo confermano. I boss riescono a comunicare dalle celle” – ha detto, durante le cerimonie di commemorazione della strage di Capaci, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia -“. E’ di oggi, peraltro, il blitz che ha scoperto un traffico di cellulari nell’istituto di pena Pagliarelli di Palermo.


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