Palermo, chi si ferma è multato: coprifuoco soft, il racconto della prima sera

Palermo e il ‘coprifuoco soft’, racconto della prima sera FOTO

Ieri i primi effetti dell’ordinanza che vieta lo stazionamento ai pedoni nel weekend: il reportage dal centro storico
LE RESTRIZIONI
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PALERMO – “Divieto di stazionamento”, una vasta area in cui farlo osservare e multe da 400 a mille euro per chi lo disattende: ieri sera ha debuttato il ‘coprifuoco soft’ deciso dal sindaco Leoluca Orlando e dal prefetto Giuseppe Forlani. Rispetto ad altre grandi città italiane, a Palermo è stato adottato un provvedimento più morbido che non consente ai pedoni di stazionare o creare assembramenti per strada. Le limitazioni valgono ogni venerdì, sabato e domenica dalle 21 alle 5 dell’indomani, e coprono un’area che va dalla Stazione centrale quasi fino allo Stadio (qui la mappa). Ma com’è andata la prima sera del “chi si ferma è multato” nel centro storico della città?

Il primo venerdì di camminata nonstop inizia al Teatro Massimo, nella confusione generale, con carabinieri e guardia di finanza bersagliati dalle domande dei passanti pochi minuti prima dell’ora X. Sommando l’ultimo decreto del presidente del Consiglio e le varie ordinanze emanate dal sindaco, in tutta Palermo dalle 18 è possibile consumare alcol solo ai tavoli dei locali e dalle 21 non si può restare fermi senza meta se si è nella zona delle limitazioni. Poi, alle 24, si abbassano tutte le saracinesche della città. Il tutto mentre è attiva la Ztl, che proprio ieri i consiglieri comunali della Lega Igor Gelarda, Elio Ficarra e Alessandro Anello hanno chiesto a Orlando di sospendere “per disincentivare l’uso dei mezzi pubblici”. Il risultato è appunto la confusione, ma il clima non è quello severo di un coprifuoco. GUARDA LE FOTO

“Quello che ci impegna di più è l’informazione – dice il tenente dei carabinieri Giada Conti perché appena si vede una divisa è facile che si chiedano informazioni su cosa si può fare e cosa no”. Qualcuno nel frattempo chiede alle forze dell’ordine se è arrivato il momento di andare a casa. Sono le 21,15 quando via Maqueda comincia a essere pattugliata dalle forze dell’ordine, e alcuni cittadini vengono anche sanzionati per non aver avere addosso la mascherina. Per strada c’è anche chi scherza e si incita a non fermarsi mai.

Chi non ha voglia di scherzare sono i titolari dei locali. Spostandosi nella zona di via Spinuzza sono praticamente vuoti, a parte qualche ristorante, mentre in piazzetta Monteleone, alcuni metri più avanti, gli avventori sono rigorosamente seduti ma molti tavoli solitamente presi d’assalto sono completamente liberi.

Via Roma offre uno spettacolo già visto nei giorni scorsi, con un viavai di auto e moto sotto la media e pochi pedoni in giro. Tutti con mascherina, ma soprattutto sempre in movimento. Nel largo Cavalieri di Malta e in piazza Giovanni Meli, dietro piazza San Domenico, la musica è la stessa dei locali incontrati poco prima: i passanti danno un’occhiata fugace in giro alla ricerca di un tavolo libero, ma non trovandolo tirano dritto, mentre chi è già seduto e ha la possibilità di essere servito dal personale dei pub ci pensa due volte ad alzarsi.

La prova del nove è una passeggiata attraverso piazza Sant’Anna e alla Vucciria: la prima ha un aspetto quasi spettrale e per incontrare delle persone, tutte sedute, bisogna entrare nelle vie circostanti; per le vie del mercato storico sono al lavoro praticamente i soli ristoratori, in uno scenario del tutto diverso da quello abituale e coi pub storici chiusi da ore perché sprovvisti di tavoli.

Poco cambia invece in corso Vittorio Emanuele, che già di suo è una meta ambita da chi fa le ‘vasche’ da un capo all’altro della strada: si passeggiava prima e si continua a farlo in questo fine settimana minacciato dai numeri del Covid. Con un siparietto in un vicolo dove un gruppo di sei persone si riunisce “per stazionare di nascosto”, come dice uno dei ‘furbetti’.

Fra perplessità e paure, insomma, hanno la meglio i clienti che prenotano i tavoli e gli esercenti che ne hanno un certo numero a disposizione: intorno alle 22 i clienti dei locali nelle piazze Cattolica, Aragona, Rivoluzione e Santa Cecilia continuano a godersi la serata scongiurando i guai, anche se alcune attività hanno la saracinesca abbassata, mentre delle forze dell’ordine in effetti non c’è traccia per quasi tutto il giro di Live Sicilia. Poco male per il sindaco e il prefetto, che nelle prime ore del ‘coprifuoco morbido’ sembrano aver portato il risultato a casa.


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