PALERMO – È uno dei più grandi sequestri di sigarette di contrabbando di sempre. Dodici tonnellate, 45 mila stecche con il marchio “Merit” (taroccato), 1,8 milioni di euro di valore.
I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno fatto il colpo grosso fermando un cittadino bulgaro, Hristov Aleksander Kolev, 35 anni di Gabrovo, nei pressi del casello autostradale di Buonfornello.
Guidava un Tir diretto a Palermo. Il 24 gennaio una pattuglia dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria gli hanno intimato l’alt. Il bulgaro era agitato. Il cane anti contrabbando Arca ha fiutato subito la merce, nonostante il tentativo di occultarla sotto un altro carico.
Il marchio era contraffatto, anche se la confezione è molto fedele all’originale. Il corriere è stato arrestato e rinchiuso al carcere Lorusso di Palermo. L’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari che ha accolto la richiesta della Procura di Palermo disposto la misura cautelare.
Adesso gli uomini agli ordini del colonnello Gianluca Angelini stanno ricostruendo la filiera: dal luogo di partenza del carico fino al destinatario. Le Merit fasulle avrebbero riempito le piazze delle zone popolari di Palermo dove i banchetti abusivi sono ormai una presenza costante.
Le rotte delle sigarette hanno ripreso a pieno regime. La merce parte da Africa, Est Europa, e Francia dove è tornato ad essere latitante un uomo chiave, arrestato dall’autorità giudiziaria italiana e scarcerato da quella francese.
Il contrabbando di sigarette, si legge in una nota del comando provinciale guidato dal generale Domenico Napolitano, è “un crimine diffuso e ben organizzato”, il cui contrasto “contribuisce a difendere la salute dei consumatori rispetto ai rischi che derivano dalla totale mancanza di controlli sulla qualità dei prodotti”.