Pusher percettore di reddito di cittadinanza finisce in manette - Live Sicilia

Pusher percettore di reddito di cittadinanza finisce in manette

L'esito dei controlli.
VIALE GRIMALDI
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CATANIA – Lo scorso 1 settembre, su disposizione del Questore Mario Della Cioppa, gli agenti del Commissariato Librino hanno effettuato controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa in Viale Grimaldi. Qui, a seguito di mirata attività investigativa, è stato arrestato Di Venuta Angelo di anni 23, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana, in concorso con altro soggetto. Gli agenti hanno notato il “via vai” di clienti e, approfittando del momento propizio, sono riusciti a entrare all’interno dell’atrio condominiale della scala “A” dove il Di Venuta stato sorpreso. A seguito di perquisizione domiciliare, effettuata presso un’abitazione del Comune di Catania dal Venuta occupata abusivamente, sono stati rinvenuti denaro in contanti, materiale per il confezionamento e sostanza stupefacente già “steccata”.

Già lo scorso 27 agosto, Di Venuta, percettore del reddito di cittadinanza e segnalato ai fini della decadenza, era stato arrestato poiché trovato in possesso di molti involucri di cocaina, crack e marijuana e, a seguito di ciò, era stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma al Commissariato Librino. Ciononostante, il pregiudicato ha continuato a spacciare. Il successivo 31 agosto, alla vista della Polizia per non farsi identificare e bloccare, il Di Venuta si era chiuso all’interno dell’androne della scala, bloccando con un ferro la porta, con ciò impedendo anche ai residenti di accedere all’interno delle proprie abitazioni; per tale motivo è stato indagato per il reato di resistenza a p.u.

Convalidato l’arresto dell’1 settembre, su disposizione dell’autorità giudiziaria, il Di Venuta é stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Durante l’attività di polizia, sono stati sorpresi anche diversi assuntori di cocaina e marijuana ai quali è stato contestato l’art. 75 del D.P.R. 309/90 che, tra l’altro, prevede il ritiro della patente di guida.


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