Sicilia al terzo posto per frodi creditizie con furti d'identità

Sicilia al terzo posto per frodi creditizie con furti d’identità

Più casi solo in Lombardia e Campania

PALERMO – La Sicilia è la terza Regione in Italia per numero di frodi creditizie mediante furto di identità. È ciò che emerge dal rapporto dell’osservatorio Crif, che per il primo semestre del 2023 rileva una crescita del 10% dei casi rispetto all’anno precedente. Soltanto in Lombardia e Campania la situazione è peggiore.

E a crescere, come si legge, è anche l’importo del danno delle truffe, stimato sugli 83 milioni di euro, in aumento del +14,2%. La fascia di età più colpita è quello dai 18 ai 30 anni.

“Possibilità di essere truffati in aumento”

“È un fenomeno in continuo aumento – spiega Gabriele Urzì, dirigente nazionale di Fabi e responsabile salute e sicurezza di Fabi Palermo – e ormai le probabilità di subire un furto di identità, al fine di vedere carpite informazioni personali o sensibili che vengono poi utilizzate in modo illecito per agire a nome del malcapitato, sono sempre più frequenti e concrete. La sottrazione dei dati spesso avveniva prima con attacchi mirati che colpivano le fasce della popolazione meno sensibilizzate a tale minaccia o che avevano meno dimestichezza con i sistemi informatici”, conclude Urzì.


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