Sicilia, il peschereccio della droga: cocaina per 850 milioni di euro

Il peschereccio della droga: cocaina per 850 milioni di euro

Chi sono le persone fermate nel Canale di Sicilia

PALERMO – “Il più importante sequestro di cocaina eseguito in Italia e fra i più rilevanti a livello mondiale”, dicono gli investigatori. Nel peschereccio partito dalle coste calabresi e ora sotto sequestro a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, erano stipate 5,3 tonnellate di polvere bianca. Avrebbero fruttato 850 milioni di euro.

I fermati

Cinque persone sono state fermate dalla Procura di Palermo: Vincenzo Catalano, 35 anni di Bagnara Calabra,; Kamel Thamlaoui, tunisino di 54 anni residente a Tricase, in provincia di Lecce; Sami Mejiri, tunisino di 48 anni che vive a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina; il francese Yanis Malik Bargas, di 19 anni, e l’albanese Elvis Lleshaj di 35 anni.

Un’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che ha visto impegnati i finanzieri del Comando provinciale e della componente aeronavale, in collaborazione con il Comando operativo aeronavale di Pratica di Mare. Martedì scorso è stato segnalato un peschereccio battente bandiera di Palau nel canale di Sicilia. I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria lo stavano monitorando da quando era partito dalla Calabria.

La nave madre

Di notte si è scoperto che a largo c’era la “nave madre” ai limiti delle acque territoriali in attesa del peschereccio. I finanzieri hanno registrato le operazioni di scarico e sono intervenuti. La nave mercantile ha cercato di riprendere il largo in direzione della Turchia. Il peschereccio è stato condotto presso il porto di Porto Empedocle, mentre la “nave madre”, con i 15 membri di equipaggio di nazionalità ucraina, turca e azera, sono stati condotti a Palermo.

“Canale di Sicilia crocevia dei traffici”

“ll Canale di Sicilia si conferma crocevia dei traffici illeciti nonché una delle principali direttrici verso l’Europa dei flussi di cocaina provenienti dal Sud America – spiega il colonnello Gianluca Angelini, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo -. Per questo l’attenzione investigativa della guardia di finanza si mantiene molto alta in questo particolare teatro operativo, sfruttando appieno le potenzialità del dispositivo integrato tra la componente investigativa territoriale e quella aeronavale nell’esercizio delle funzioni di polizia del mare affidate in esclusiva al Corpo”.



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