Stop al reddito di cittadinanza per un mese e in Sicilia è allarme sociale. La pausa è prevista dalla legge, per rivedere la domanda e i requisiti dei beneficiari dopo 18 mesi di assegni, ma preoccupa il pericolo di disordini nell’isola, tanto che l’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone ha scritto alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo per segnalare possibili rischi di sommossa. Sono infatti oltre 100 mila i percettori del sussidio che dal 30 settembre dovranno fare una nuova domanda per ottenerlo. Il timore è che lo stop possa protrarsi per settimane a causa della burocrazia.
La situazione è particolarmente difficile in quartieri come lo Zen, dove a molte famiglie non resta che il sostegno delle associazioni e dei buoni spesa, gli stessi usati per l’emergenza Covid, che il comune metterà a disposizione per il mese di sospensione. L’isola è seconda soltanto alla Campania per numero di assegni erogati: dall’avvio del programma in Sicilia sono 560 mila i beneficiari della misura. Solo a Palermo, quelli che possono lavorare sono circa 12 mila. In attesa che siano avviati i progetti utili alla collettività però sono in molti a chiedere di essere coinvolti in lavori di volontariato.
