Una raffica di colpi denunciata dall'associazione "Cinesi d'Oltremare". L'incubo la domenica mattina.

Giuseppe La Vattiata, 28 anni, ha messo a segno tre colpi da "Golden Point" e da "Bottega Verde", nel centro città. Minacciava le vittime con un coltello.

In manette una 45enne ed una 35enne pregiudicate. Nelle loro borse la polizia ha trovato quindici capi di abbigliamento rubati nelle attività commerciali di via Ruggero Settimo.

La banda comunicava durante i furti attraverso "conference-call" effettuate con i cellulari. I complici si coordinavano per mettere a segno i colpi. E fuori c'erano le vedette, pronte ad avvisare se arrivavano poliziotti o carabinieri.

I carabinieri hanno setacciato gli affari di uno dei più potenti clan della città e hanno consegnato ai pm e alla sezione Misure di prevenzione del Tribunale l'informativa che ha fatto scattare il sequestro che colpisce Salvatore Milano. Tra i beni, negozi di abbigliamento, una villa con piscina, case e soldi in contanti.

"Una guerra tra chi fa il proprio dovere e chi cerca soldi facili, ma nessuno può fare l'eroe". Furti e rapine rappresentano un incubo per i clienti e i lavoratori dei centri commerciali e dei supermercati della città. Lo sfogo di un cassiere: "Usati come un bancomat dai malviventi, l'ultima volta mi hanno puntato un coltello alla schiena".

Malviventi in azione nel negozio di abbigliamento per bimbi "La Coccinella" e a Bagheria, da "Cotton's Club". Gravi danni in entrambi gli esercizi commerciali. Indaga la polizia.

Il vicesindaco Cesare Lapiana ha firmato il provvedimento di congelamento delle chiusure per cinque giorni, anche per quegli esercizi a cui sono stati già apposti i sigilli. Corsa contro il tempo per i sette chiusi ieri.

Il Comune non ha firmato in tempo la nuova ordinanza e i vigili stamattina hanno fatto abbassare le saracinesche per cinque giorni ad altre sette attività commerciali. E dal 28 chiude anche un distributore di benzina. La sua colpa? Un cartello di un metro quadrato.

La Angala holding ha ottenuto l'ok della Soprintendenza e ha presentato al Comune un piano per il restauro e la trasformazione dello storico palazzo in cui sorgerà un centro culturale e informativo per i turisti. Ma troveranno spazio anche uffici, negozi e bar. (Foto Monica Pecoraro)

Gli investigatori, come ricostruisce il mensile S in edicola, lanciano un grido di allarme. In molte zone della città il pizzo si continua a pagare. La Procura è al lavoro per fermare gli uomini del racket.

In appello cade l'accusa per Gaetano Di Mariano, imputato per la rapina al titolare di Bagagli, una catena di negozi di accessori oggi in amministrazione giudiziaria. In primo grado era stato condannato a nove anni.