PALERMO – Dal 18 al 20 giugno Taormina e Messina saranno teatro, nell’ambito della quindicesima edizione del Festival Taobuk, delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della conferma di Messina e Taormina, che nel 1955, su impulso del ministro degli Esterni Gaetano Martino, gli allora ministro della CECA diedero vita ad un processo che portò ai Trattati di Roma e da lì si poi nacque l’Unione Europea.
L’iniziativa promossa dalla Regione Siciliana ed i comuni di Messina e Taormina, oltre a rievocare quel momento storico, intende rilanciare la visione europeista dalla conferenza, fondata su coesione, collaborazione e progresso condiviso. In questo contesto sono stati invitati i ministri degli Esteri degli Stati membri dell’Unione Europea e dei Paesi candidati e potenziali candidati.
Le celebrazioni per i settant’anni della conferenza inizieranno giovedì 18 giugno a Palazzo Zanca a Messina, con la presenza del presidente Schifani e del ministro degli Esterni Tajani, e termineranno il 20 a Palazzo Corvaia con il panel ‘C’era una volta l’America: Trump e il futuro delle relazioni transatlantiche’.
Il 18 giugno inizieranno anche gli eventi legati al Taobuk e termineranno il 23 giugno. Alla quindicesima edizione del Festival di letterature internazionale presieduto da Antonella Ferrara, che ha come filo conduttore i Confini, prenderanno parte oltre 200 ospiti provenienti da 30 Paesi. In programma numerosi incontri dedicati alla letteratura, arti, geopolitica e scienza.
Il 21 ci sarà la cerimonia di consegna del Tawobuk Award al Teatro Antico di Taormina.
Schifani: “Da Messina verrà fuori un’Europa più coesa “
“Abbiamo colto al volo lo stimolo per realizzare questo evento – ha spiegato il presidente della Regione Renato Schifani durate la conferenza stampa –. Ci abbiamo lavorato, abbiamo fatto sì che fossero approntate anche delle risorse da parte della Regione e ben venga visto che ricordiamo la nascita dell’unione Europa”.
“Più volte ho detto che è stata fondata l’Europa ma si è partiti dall’unione monetaria, poi ci si è fermati. Questo, oggi, lo paghiamo perché poi ogni Paese ha attuato scelte diverse”.
“Abbiamo voluto questa iniziativa, crediamo nell’europeismo e continuiamo a crederci, ma serve adeguarsi ai mutamenti. Abbiamo invitato i ministri degli esterni e magari, essendo padrone di casa, stimolerò loro a confrontarsi su questo. Credo sia giunto il momento che si inizi a parlare di unione europea più reale“.
“Abbiamo fortemente voluto questa coincidenza di eventi che sono complementari tra di loro e che enfatizzeranno, innanzitutto, il protagonismo della Sicilia attraverso i suoi storici rappresentati istituzionali e poi, anche, la pariteticità della posizione geografica della Sicilia che può diventare un polo centrale dell’unità del Mediterraneo. Siamo convinti e contenti di avere trovato delle risorse opportune per poter ottimizzare la riuscita dell’evento“.
“Sono convito che da Messina – ha concluso Schifani – verrà fuori il messaggio di un’Europa più compatta più coesa, in un momento in cui sembrano essere messi a rischio degli equilibri internazionali che hanno costituito l’unità do una strategia mondiale.
Tajani: “Daremo il giusto risalto alla storia d’Europa”
Durante la conferenza è stato mandato un videomessaggio da parte di Antonio Tajani.
“Tra poche settimane ricorrerà un anniversario molto importante: 70 anni fa si teneva la conferenza di Messina e Taormina, che fu un passaggio centrale nel processo di costruzione dell’Europa unita. Un momento legato in maniera indissolubile all’Italia e alla nostra Sicilia. Per dare giusto risalto a questo tornante decisivo per la storia d’Europa, ho voluto invitare, a Taormina, il 18 e 19 giugno, i 27 stati membri dell’Ue e tutti i Paesi candidati all’adesione. Ringrazio Schifani che sta lavorando da tempo a questo appuntamento. Da Messina è ripreso slancio ad un percorso che rischiava di incagliarsi”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, in un videomessaggio proiettato nel corso della conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni per i 70 anni della conferenza di Messina e Taormina, in programma il 18 e 19 giugno.
“Bisogna partire da quegli stessi luoghi – prosegue – per un futuro dell’Europa fatto di pace, libertà e crescita. Vogliamo farlo insieme agli amici che guardano a noi per l’unificazione dell’Europa, a cominciare dagli amici dei paesi dei Balcani, che sono per noi un’investimento strategico in sicurezza, sviluppo economico e valori. Oggi come allora – specifica – ci troviamo a confrontarci con sfide esistenziali: guerre, terrorismo, pressioni migratorie, protezionismo, disuguaglianze sociali ed economiche. Insieme supereremo tutte queste sfide, Ne sono certo. L’Ue deve essere il motore di crescita nel segno di riforme ormai urgenti, come quelle istituzionali, nel completamento del mercato unico e di un’Europa della difesa. Un’Europa della semplificazione, più competitiva per le sue imprese, mantenendo sempre la persona al centro. Il 18 e 19 giugno saranno una sintesi perfetta della nostra vocazione europea e mediterranea”, conclude Tajani.
Ferrara: “Occasione unica per riflettere sull’integrazione e futuro dell’Europa”
“La novità più grande ed importante è, per noi, avere avuto l’opportunità di accogliere all’interno della programmazione dedicata al tema dei confini, una riflessione così importante sul futuro dell’Europa”, dichiara Antonella Ferrara, presidente e direttrice artistica di Taobuk.
“Questo appuntamento pone la nostra terra il punto ideala per far ripartire i temi più importanti della sfida Europea dell’integrazione. L’idea di raccogliere i ministri degli esterni è un’occasione unica per riflettere sui temi dell’integrazione e del futuro dell’Europa”.