CASTELLAMMARE (TRAPANI) – Truffe ed estorsioni con gli strumenti informatici, dall’ultima indagine dei carabinieri emerge il sistema dei raggiri a danno delle vittime di ricatti sessuali, di solito soggetti fragili.
Dopo l’esecuzione di tre arresti dei giorni scorsi, che hanno portato in manette anche l’ex comandante della Polizia municipale di Castellammare del Golfo, Giuseppe Giordano, emergono nuovi particolari.
Si tratta di un sistema ben articolato, gli investigatori hanno documentato cinquanta estorsioni e 60 truffe.
Truffe ed estorsioni, il sistema
Un sistema collaudato, i truffatori avrebbero fatto leva “su sentimenti di compassione”, spiegano i militari dell’Arma, facendo vivere alle vittime un vero e proprio inferno, “come nel caso dell’asserita necessità dei truffatori di dover far fronte a spese ospedaliere di figli minori”.
Sono state documentate anche ricostruzioni fantasiose, come “quella di essere un militare tedesco in servizio in Siria e avere inviato in Italia alla vittima una valigia contenente denaro e oggetti preziosi per la cui consegna dovevano essere versati telematicamente alcune migliaia di euro”, annotano i carabinieri.
I bonifici online
Gli investigatori hanno individuato un altro “meccanismo subdolo”, “dove le vittime, coinvolte in relazioni social sempre più intime e personali ed in condizioni di minorata difesa per l’uso dello strumento informatico, venivano costrette a effettuare bonifici on-line con la minaccia di divulgare foto di contenuto esplicito carpite mediante le relazioni personali istaurate attraverso lo schermo dei Pc”.
Le transazioni
I carabinieri della sezione Criptovalute del comando Antifalsificazione di Roma hanno ricostruito “numerosissime transazioni internet” con le quali venivano investiti in bitcoin i capitali illeciti frutto delle truffe.
Chiara Petrone, comandante della compagnia di Alcamo dei carabinieri, spiega i retroscena. Guarda il VIDEO