"Dell'Utri non si candida | per non danneggiare il Pdl" - Live Sicilia

“Dell’Utri non si candida | per non danneggiare il Pdl”

Marcello Dell'Utri

Concorso in associazione mafiosa, processo d'appello. Parla il legale del senatore, l'avvocato Giuseppe Di Peri. Che ringrazia la corte per la serenità del dibattimento.

Il legale del senatore
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2 min di lettura

PALERMO- “Questo è un processo che dura ormai quasi da 20 anni. Dell’Utri non ha mai usato tecniche dilatorie, ha addotto pochissimi impedimenti”. Comincia così e con un ringraziamento alla corte che, su rinvio della Cassazione, celebra il secondo processo d’appello al senatore del Pdl Marcello Dell’Utri accusato di concorso in associazione mafiosa, l’arringa difensiva dell’avvocato Giuseppe Di Peri, legale dell’ex manager di Publitalia. Al collegio giudicante il penalista tributa un ringraziamento per il “clima sereno” del processo contrapponendolo “agli altri gradi di giudizio caratterizzati da una tensione altissima e dalla spettacolarizzazione”. Di Peri ha ricordato che sono stare oltre 253 le udienze celebrate e oltre 270 i testi sentiti. L’avvocato ha ricordato l’abilità di Dell’Utri “in grado di centuplicare in meno di 10 anni il fatturato di Publitalia”. “Altro che carriera nutrita dalla sua amicizia con Berlusconi”. Per Dell’Utri il pg aveva chiesto la condanna a 7 anni. La sentenza è attesa per i primi di marzo.

Il rispetto per il Pdl
“Abbiamo appreso che Dell’Utri
ha rinunciato alla candidatura perché quando si ventilava l’ipotesi che per colpa sua il Pdl avrebbe potuto perdere qualche voto, ha preferito fare un passo indietro”. La rinuncia alla candidatura del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri entra nel processo d’appello all’ex manager di Publitalia, accusato di concorso in associazione mafiosa, attraverso le parole del suo legale, l’avvocato Giuseppe Di Peri. Il penalista ha ricordato la vicenda alla corte d’appello: “Non c’é una sola sentenza di condanna definitiva a carico di Dell’Utri – ha detto – ma quando si è profilata l’ipotesi di danneggiare il progetto politico di Berlusconi, Marcello Dell’Utri ha fatto un passo indietro. Ed è la riprova di un ulteriore e particolare affetto che muove Dell’Utri nei confronti di Berlusconi, di un’amicizia sana e sincera”.

I rapporti con Mangano
“Un rapporto difficile da gestire”:
così l’avvocato Giuseppe Di Peri, legale di Marcello Dell’Utri, durante l’arringa difensiva nel processo d’appello per concorso esterno in associazione mafiosa a carico del senatore del Pdl, definisce i contatti tra l’ex manager di Publitalia e il boss mafioso Vittorio Mangano, ora deceduto. Di Peri smentisce che tra i due ci fossero rapporti reali e parla di timore da parte di Dell’Utri, costretto ad avere a che fare con lo “stalliere di Arcore” per proteggere Berlusconi. “Mangano si era rivolto a Dell’Utri – ha detto il legale – perché facesse da intermediario con Berlusconi. Dell’Utri usava toni amichevoli perché Mangano allora faceva paura”.

(Fonte ANSA).


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