I lavori erano quasi ultimati, peccato per il committente che sono intervenuti i carabinieri.
Una colata di cemento per accogliere i turisti in un angolo di paradiso affacciato sul mare di Cefalù, in un’insenatura di rara bellezza nascosta agli occhi indiscreti. Non a quelli dei carabinieri del Nucleo operativo e della stazione di Cefalù.
Sono intervenuti insieme ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo e di alcuni funzionari dell’Inps e dell’Ufficio tecnico comunale.
Nove persone sono state deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Termini Imerese. Hanno un’età di compresa tra i 30 e i 73 anni. Il più anziano è un tedesco rappresentante legale della società committente, la Costa Caldura. Quest’ultimo dovrà pagare anche 20 mila euro di multa.
I militari hanno accertato che nel cantiere edile in contrada “Kalura” sarebbero stati realizzati interventi edilizi in muratura, in totale assenza di autorizzazione su di un’area demaniale marittima sottoposta a vincoli paesaggistici e sismici.
Avevano costruito 850 mq di terrazzamento in cemento e la costruzione di piccoli fabbricati in muratura a livello del mare, per coprire le rocce.
I reati contestati vanno dagli abusi edilizi alla distruzione di bellezze naturali.